Salone libro Torino, Roberto Saviano: “Il populismo è il male della banalità”
“Un libro necessario perché racconta quello che sta per accadere in Italia. Le dinamiche ormai sono note: si ripropone quello che è già accaduto in Turchia e negli Stati Uniti". In occasione del Salone del libro di Torino Roberto Saviano ha presentato così "Come sfasciare un paese in sette mosse", il nuovo saggio della giornalista e attivista turca Ece Temelkuran (edito da Bollati Boringhieri). La Temelkuran, però, è di tutt'altro avviso: "Purtroppo ci siete già dentro, in Italia è già così."
L'Italia dei populisti tra banalità e aggressione
I due scrittori si sono confrontati sull'Europa sovranista nel corso dell'incontro "Addio alla democrazia" al Salone del libro di Torino. L'imperativo dell'incontro si basa proprio sul dialogo. “Dobbiamo parlare", dice la Temelkuran:
"Il problema in Italia e nel mondo è che tutte le piazze si stanno trasformando in arene, perché le persone sono terrorizzate dalle parole dei populisti di destra. Ma non possiamo e non dobbiamo arrenderci. Ci vogliono spaventati e depressi, ma non è quello che avranno."
Tanta speranza nelle sue parole. Eppure, la giornalista turca sa bene che la situazione che stiamo vivendo è complessa.
"Se non si obbedisce ai veri leader non si è vero popolo. La banalità si accumula a un tale livello da creare un suo genere di male. Non è più la banalità del male ma il male della banalità che sta prendendo il sopravvento. L'obbedienza, la cieca fiducia sono l’unico parametro che ti rende parte del popolo reale. Per affrontare tutto questo non bastano nuove soluzioni politiche, dobbiamo riflettere e agire concretamente, fare qualcosa di massiccio che abbia a che fare con il cuore dell’umanità."
Anche Roberto Saviano ne è convinto. A spaventarlo maggiormente è l'estrema semplificazione del reale unita al clima di "perenne aggressione" che si respira. Una continua lotta tra popolo e élite. "Ma cosa è davvero popolo e cosa élite?", chiede l'autore di "Gomorra ai lettori. "Il grande tema élite e popolo non ha principio di classe, non si basa neanche sul denaro. E popolo tutto ciò che è estremo, élite ciò che li contesta".
Tanti i riferimenti alla situazione politica italiana. Prima di tutto le polemiche scatenatesi all'alba del Salone del libro. "Tutti parlano di libertà di espressione, ma sanno davvero di cosa si tratta? Almeno noi lo sappiamo”, dice provocatoriamente la Temelkuran. Poi si parla delle Ong indagate, dell'ipotetica "tassa sulla solidarietà, della polizia che ha rimosso degli striscioni di protesta a Salvini. "Il ministro della malavita", come lo chiama Saviano.
Il saggio della Temelkuran sul tranello dei populisti
In "Come sfasciare un paese in sette mosse" la Temelkuran svela le dinamiche del fenomeno populista. Il libro sembra una partita a scacchi, come spiega un'efficace metafora usata nel libro:
“Parlare con un populista somiglia ad una partita a scacchi con un piccione. Il piccione butterà a terra le pedine, sporcherà la scacchiera con gli escrementi e giocherà senza giocare. I populisti sembrano invulnerabili: con loro l’approfondimento non serve. Ci si sente impotenti”.
Con sguardo profetico e una buona dose di ironia la scrittrice turca spiega cosa succede quando i populismi arrivano al potere e come il dissenso sia gradualmente messo a tacere. "Ece – dice Saviano – racconta come il regime provi a conquistarla e come, poi, arrivi a deligittimarla quando lei rifiuta di prestarsi alle sue logiche. Grazie alla sua profonda capacità analitica permette a chi non vuole cadere nel facile tranello dei populisti di capire cosa sta succedendo e di non cadere nello sconforto."