Russia, sparatoria in chiesa: almeno quattro fedeli sono morti, si temono decine di feriti
Domenica di follia in Daghestan, stato della Russia meridionale a prevalenza islamico, dove almeno quattro persone, tutte donne, sono state uccise, e almeno altre cinque ferite, quando un uomo ha aperto il fuoco in una chiesa dove era in corso una celebrazione per il Maslenitsa, il carnevale slavo tipico dei cristiani ortodossi. Le forze dell'ordine locali sono però riusciti a neutralizzare e ad uccidere il killer, come ha confermato il sindaco della cittadina, Alexander Shuvalov. Con lui vi era anche una donna, che è stata arrestata. "L'incidente è avvenuto a Kizlyar – ha detto una fonte della sicurezza locale citata dall'agenzia Tass -. I fedeli stavano uscendo dalla chiesa dopo una funzione serale, quando un uomo ha aperto il fuoco".
Una testimone ha riferito ai media locali che in chiesa, al momento della sparatoria, "c'erano tantissime mamme con i loro bambini, ed anche persone anziane. Per fortuna è avvenuto tutto fuori dalla chiesa. Forse è stato Dio a impedire che ci fosse una strage". Un sacerdote ha invece raccontato che "l'uomo con la barba è arrivato alla fine della messa urlando Allah Akbar". Intanto, il comitato investigativo russo ha aperto un'indagine sul caso.
IL Daghestan è una delle regioni più povere della Russia, al confine con la Cecenia. Già in passato è stata colpita da attacchi poi rivendicati nella maggior parte dall'Isis, a cui la rivolta armata islamista in questo territorio ha giurato fedeltà dal 2015.