Russia, due fermi per l’omicidio di Boris Nemtsov

Possibile svolta nelle indagini sull’omicidio dell’oppositore russo Boris Nemtsov. Due persone sono state fermate: lo ha reso noto il capo dei servizi di sicurezza federali russi (Fsb), Alexander Bortnikov, il quale ha spiegato che la fidanzata ucraina di Nemtsov, Anna Duritskaya, testimone oculare del delitto, potrebbe essere convocata per un riconoscimento. Bortnikov ha reso noto anche i nomi dei due sospetti, Anzor Kubashev e Zaur Dadayev. I due sospettati sarebbero originari del Caucaso. Domani o nei prossimi giorni si deciderà se tramutare i fermi in arresti. Il presidente russo, Vladimir Putin, è stato informato. “Le procedure investigative e operative proseguono”, ha spiegato il capo dell'Fsb che ha ricordato come i servizi russi facciano parte del team istituito con il ministero dell'Interno e il Comitato investigativo istituito da Putin per far luce sull'omicidio.

In migliaia per l’ultimo saluto a Mosca – Boris Nemtsov, 55 anni, ex vicepremier nella stagione della presidenza Eltsin, è stato freddato il 27 febbraio scorso sul ponte Zamoskvoretskiy, di fronte alla basilica di San Basilio e a pochi passi dalla piazza Rossa, mentre stava passeggiando insieme alla compagna, la giovane ucraina Anna Duritskaia. A centrarlo alla spalle, secondo il ministero dell'Interno, almeno quattro colpi di arma da fuoco sparati da uno o più killer a bordo di un'automobile. L’omicidio ha sconvolto il Paese e subito dopo l’uccisione di Nemtsov decine di migliaia di persone hanno manifestato a Mosca in suo ricordo. Tantissime persone, inoltre, hanno reso omaggio a Nemtsov nella camera ardente allestita nel centro Sakharov, a Mosca, portando fiori e ceri e hanno partecipato ai funerali celebrati martedì scorso. Il leader dell’opposizione a Vladimir Putin è stato sepolto nella capitale russa vicino alla giornalista Anna Politkovskaia.