Russia, aperta in diretta tv la scatola nera del jet abbattuto dalla Turchia
Il jut Su-24M abbattuto dalla Turchia lo scorso 24 novembre aveva invaso lo spazio aereo di Ankara? Potremmo saperlo presto, dopo l'analisi della scatola nera del caccia, che è iniziata oggi con l'apertura dell'apparato in diretta tv. Il Cremlino ha fatto sapere che all'inchiesta parteciperanno anche esperti cinesi ed inglesi e che a partire da domani verranno processati tutti i dati del volo.
Sergey Dronov, vice capo dell'aviazione russa, ha dichiarato: "Per assicurare la massima trasparenza, abbiamo contattato esperti di 14 diversi paesi invitandoli a prendere parte ai lavori come osservatori. Molti hanno rifiutato per diverse ragioni, tranne Liu Chang Wei dalla Cina e Jonathan Gillespie dalla Gran Bretagna. Ci siamo inoltre rivolti alla IAC – la commissione interstatale per l'aviazione – perchè ha una considerevole esperienza nelle indagini degli incidenti aerei e possiede tecnologie moderne che soddisfano tutti gli standard internazionali", ha concluso.
Stando a quanto riferito da uno degli esperti che hanno aperto l'apparato, la scatola nera è parzialmente danneggiata: tre degli otto microchip presentano rotture marcate con fessure e probabilmente non contengono dati registrati. L'indagine sui dati che invece non hanno subito guasti verranno resi pubblici lunedì 21 dicembre. Stando a quanto rivelato da Sergey Dronov anche due cittadini statunitensi prenderanno parte all'indagine: "Il presidente e il vice presidente della società internazionale per le indagini dei disastri aerei, Del Gandio e Ron Schleed, prendono parte all'inchiesta".
Intanto la tensione tra Russia e Turchia rimane alta: ieri Vladimir Putin, parlando dell'abbattimento del jet, ha dichiarato che il governo di Ankara avrebbe voluto, lanciando un missile a un caccia russo, compiacere il governo statunitense.