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Ruby Ter, pm chiedono processo per Berlusconi: “Pagò le Olgettine per mentire”

A ottobre la posizione di Silvio Berlusconi era stata stralciata per motivi di salute da quella degli altri imputati. Secondo l’accusa l’ex premier avrebbe versato oltre 10 milioni di euro alle ragazze per tacere in aula.
A cura di Susanna Picone
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Lo scorso ottobre il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi aveva chiesto e ottenuto per motivi di salute il rinvio dell’udienza preliminare del procedimento Ruby ter, in cui l’ex premier è accusato di corruzione in atti giudiziari per il denaro che avrebbe versato alle ragazze coinvolte nelle sue cene di Arcore per indurle al silenzio. Il gup Laura Marchiondelli aveva accolto la richiesta stralciando la posizione di Berlusconi da quella degli altri ventitré imputati, tra cui la giovane marocchina Karima El Mahroug da cui è partita l’indagine, e che in quella occasione sono stati tutti rinviati a giudizio. Ma oggi il procuratore aggiunto Pietro Forno e i pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio sono tornati in aula per ribadire davanti al gup Carlo Ottone De Marchi la loro richiesta di rinvio a giudizio per l’ex premier. Berlusconi, secondo l’accusa, deve essere processato.

Avrebbe versato circa 10 milioni alle Olgettine – L'ex premier è accusato di aver corrotto con circa 10 milioni di euro in totale Ruby, altre ragazze e altri ospiti delle sue serate di Arcore per spingerli a fornire dichiarazioni a lui favorevoli ai processi Ruby e Ruby bis che lo vedevano protagonista. Già lo scorso 29 aprile i pm avevano chiesto davanti al gup Marchiondelli di processare l'ex Cavaliere e gli altri imputati, ma poi appunto lo scorso 3 ottobre la posizione di Berlusconi era stata stralciata per motivi di salute.

Decisione del gup non arriverà subito – La decisione del gup sulla richiesta di mandare a processo Berlusconi arriverà in una delle prossime udienze: in quella di oggi non era presente l'avvocato Franco Coppi, impegnato in altro processo a Roma, ma soltanto il suo collega Federico Cecconi. Il procedimento sarà dunque rinviato per consentire all'avvocato dell’ex presidente del Consiglio di prendere la parola in aula prima della decisione del giudice.

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