Ruby ter, perquisite le abitazioni delle ragazze delle cene di Arcore
Perquisizioni domiciliari nell’ambito dell’inchiesta “Ruby ter” sono state effettuate nei confronti delle ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore, nelle residenze dell’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Le ex olgettine sono indagate per corruzione in atti giudiziari nel procedimento giudiziario che prende il nome dallo pseudonimo di Karima el Mahroug, la ragazza che avrebbe dato inizio al processo che ha portato all’accusa nei confronti dell’ex Cavaliere (poi assolto) di concussione e prostituzione minorile. Perquisite anche le abitazioni dell'avvocato Luca Giuliante, anche lui indagato nell'inchiesta con la stessa accusa, e di Ruby a Genova. Le perquisizioni effettuate sono relative a nuovi elementi investigativi emersi tra cui recenti movimentazioni di denaro sui conti correnti. Le olgettine sono una ventina: Barbara Guerra, Lisney Barizonte, Iris Berardi, Roberta Bonasia, le gemelle Concetta ed Eleonora De Vivo, Aris Espinosa, Barbara Faggioli, Manuela e Marianna Ferrera, Maria Esther Garcia Polanco, Miriam Loddo, Raissa Skorkina, Alessandra Sorcinelli, Elisa Toti, Ioana Visan.
L'inchiesta ‘Ruby ter' è stata inaugurata un anno fa dopo il deposito delle motivazioni delle sentenze di primo grado sul caso Ruby (a carico del solo Berlusconi) e sul ‘Ruby bis' (a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti). Nell'indagine – con al centro i reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza – sono indagate più di una quarantina di persone, tra cui lo stesso leader di Forza Italia, i suoi storici avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, Ruby e molte delle ragazze che hanno preso parte ai presunti festini erotici nelle residenze di Berlusconi. Al centro dell'indagine anche l'"anomalo" e "irrituale" interrogatorio di Karima, che nella notte fra il 6 e il 7 ottobre 2010, quando era ancora minorenne, per oltre otto ore, nello studio di Giuliante, davanti anche a Lele Mora e al suo attuale compagno Luca Risso, raccontò quel che tre mesi prima aveva detto agli inquirenti sulle feste a casa dell’ex premier.