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Ruby Ter, Berlusconi rischia nuovo processo. I pm: “Ragazze pagate in cambio del silenzio”

Chiusa l’inchiesta che vedeva indagato Berlusconi per “corruzione in atti giudiziari”. I pm: “Berlusconi ha pagato 10milioni di euro il dilenzio sulle notti di Arcore”.
A cura di Davide Falcioni
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La Procura della Repubblica di Milano ha chiuso l'inchiesta Ruby Ter che vede Silvio Berlusconi indagato per corruzione in atti giudiziari. L'ex cavaliere rischia un nuovo processo: per i pubblici ministeri Luca Gaglio e Tiziana Siciliano l'ex Presidente del Consiglio avrebbe pagato il silenzio di 21 ragazze che hanno offerto la loro testimonianza al processo Ruby (che si è concluso con l'assoluzione di Berlusconi) e tra le beneficiarie dei generosi "regali" ci sarebbe stata anche Karima El Mahroug, a cui l'ex premier avrebbe promesso – secondo la Procura – 7 milioni di euro.

La posizione dei legali di Berlusconi – Niccolò Ghedini e Piero Longo – è stata invece stralciata: per loro si apre la strada dell'archiviazione per l’accusa di concorso in corruzione in atti giudiziari. Sono in totale 34 le persone per le quali i pubblici ministeri hanno depositato gli atti dell’inchiesta. Tra gli altri ci sono anche il presidente di Medusa Film Carlo Rossella, l'avvocato milanese Luca Giuliante e numerose ragazze che partecipavano alle "cene eleganti" nella villa di Arcore.

Secondo i pubblici ministeri le donne avrebbero ricevuto dall'ex Presidente del Consiglio, tra il 2010 e il 2014, più di 10 milioni di euro tra bonifici bancari e assegni, oltre a ingenti somme di denaro contante, l'uso di abitazioni e di automobili. Nel mese di aprile di 2 anni fa, tuttavia, Silvio Berlusconi decise di versare a ciascuna di loro 2.500 euro al mese "per alleviare – spiegò – il disagio dovuto al clamore della vicenda Ruby". Nei confronti dell'ex cavaliere tuttavia si profilarono le accuse di corruzione, evento che lo convinse a donare a ognuna delle ragazze una "liquidazione" da 25mila euro accompagnata da una lettera, scritta il 29 dicembre 2013 in collaborazione con i suoi avvocati.

Secondo l'accusa Karima El Mahroug avrebbe ricevuto da Berlusconi 350mila euro in contanti nel 2014: il denaro sarebbe stato consegnato al suo avvocato con la raccomandazione che gliene venissero versati un po' alla volta. L'ingente somma, tuttavia, venne letteralmente prosciugata dalla marocchina in appena otto mesi, tra spese folli e una vacanza da 75mila euro alle Maldive. Secondo gli inquirenti Ruby avrebbe ricevuto molto di più dall'ex premier perché non rivelasse mai a nessuno cosa accedeva nelle notti di Arcore.

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