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Rottamazione cartelle, si riapre il condono: chi può pagare per tornare in regola

Con il decreto Semplificazioni si permette di riaprire la rottamazione delle cartelle per chi non ha saldato il debito con il Fisco entro il 7 dicembre 2018. Cambiano le regole, però, per chi aderisce rispetto alla rottamazione ter: chi arriva in ritardo potrà pagare non più in 18 rate, ma solamente in 10.
A cura di Stefano Rizzuti
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Nuova opportunità di mettersi in pari con il Fisco per chi non ha pagato entro il 7 dicembre 2018 le rate per rottamare le cartelle. Con l’approvazione del decreto Semplificazioni, avvenuta oggi alla Camera, è possibile riaprire la rottamazione delle cartelle anche per chi non si è messo in regola entro la fine del 2018. La data del 7 dicembre era stata stabilita con il decreto fiscale: una data vista da molti come troppo vicina e proprio per questo si è deciso di procedere con una proroga per quei contribuenti che non hanno saldato il debito col Fisco. Il pagamento del 7 dicembre era rivolto a coloro i quali non erano riusciti a pagare le rate della rottamazione bis di luglio, settembre e ottobre: per loro era già stata concessa questa prima proroga al 7 dicembre.

Si estende l’accesso alla rottamazione ter anche per chi non ha pagato in tempo, in sostanza. La possibilità per i contribuenti è di saldare le rate dei carichi da riscuotere dallo Stato per il periodo tra il 2000 e il 2017. Con uno sconto su sanzioni e interessi di mora. Ma le condizioni sono leggermente meno convenienti per chi si è messo in regola nei tempi previsti: non più 18 rate, ma 10, su cui spalmare l’intera cifra. L’alternativa è quella di pagare in un’unica soluzione entro il 31 luglio 2019. Altrimenti le rate avranno scadenze regolari: luglio, novembre, poi febbraio, maggio, luglio e novembre. Lo stesso intervento previsto dal decreto Semplificazioni riguarda anche il saldo e stralcio (introdotto con la legge di Bilancio): vengono aggiunte nuove rate di pagamento con scadenza il 20 febbraio e il 31 maggio 2020. Per un totale di 19 rate.

Come ricorda il Sole 24 Ore, lo stesso decreto cambia il calendario per la rottamazione delle cartelle relative ai debiti doganali. Avviene un allineamento con la rottamazione ter per quanto riguarda i pagamenti, aumentando le rate a 18. Si aggiungono, in sostanza, le scadenze del 28 febbraio e del 31 maggio per gli anni che vanno dal 2020 al 2023. Rimangono, inoltre, le rate del 31 luglio e del 30 novembre. Nel 2019, invece, le scadenze sono quelle del 30 settembre e del 30 novembre.

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