Rosato (Pd): “Di Maio vuole fare il presidente della Camera, noi non siamo ostili”
Nei giorni in cui sono partite le trattative per decidere quali saranno i nomi dei prossimi presidenti di Camera e Senato, il capogruppo del Pd a Montecitorio Ettore Rosato si dice convinto che Luigi Di Maio voglia essere il prossimo presidente dell’aula della Camera. “Io sono convinto – afferma a Zapping, su Radio 1 – che Luigi Di Maio abbia deciso di candidarsi alla presidenza della Camera, prima di tutto, e poi si vedrà: il Movimento 5 Stelle ha sempre paura quando qualcun altro prende un pezzo di potere ed è difficile che ci sia un altro leader. Abbiamo votato Di Maio alla Camera una volta e non siamo ostili”. La risposta del M5s arriva subito con la capogruppo alla Camera, Giulia Grillo, la quale afferma che Di Maio è stato votato come candidato premier: "Il Pd continua ad ignorare il voto degli italiani e a ragionare con logiche di palazzo e di casta secondo cui le presidenze delle Camere sono solo poltrone da accaparrarsi o strumenti per i loro giochetti di potere".
Negli scorsi giorni il MoVimento 5 Stelle e lo stesso capo politico del M5s avevano dichiarato di voler eleggere un presidente della Camera tra i loro deputati. Ipotesi su cui c’è stata una apertura di Pd e Lega, nonostante non si sia ancora parlato di nomi. Tra le ipotesi avanzate invece sull’altro fronte, quello del centrodestra, una di quelle più credibili è la candidatura del leghista Giancarlo Giorgetti alla presidenza della Camera. Rosato dice di aver stima di Giorgetti: “Politicamente ci sono molte cose che ci allontanano, lui è della Lega e io del Pd, questo non toglie che si possa avere una stima personale per una persona che si è comportata sempre correttamente”. Ma, assicura Rosato parlando con l’Adnkronos, “nessun endorsement”.
Rosato ribadisce anche che il Pd sarà all’opposizione: “Abbiamo programmi completamente alternativi a quelli del M5s, non è una questione di puntiglio, ma di incompatibilità. Lasciamo al presidente della Repubblica fare il suo lavoro. Noi lo ascoltiamo con attenzione e con grande rispetto”. “Fermo restando che gli appelli del presidente della Repubblica sono ascoltati con grandissima attenzione dal Pd – afferma ancora Rosato – noi siamo un partito che deve andare all'opposizione: sarebbe un tradimento degli italiani che ci hanno votato se andassimo a fare un governo con chi ha un programma diverso”.
Martina: ‘Di Maio fu eletto vicepresidente con voti del Pd'
Di Luigi Di Maio parla, in termini in parte diversi, anche Maurizio Martina, vicesegretario del Pd e reggente del partito. Martina ricorda che il capo politico del M5s venne eletto vicepresidente della Camera cinque anni fa “con i voti del Pd”. Intervistato dal Tg3 il reggente del Pd parla di Di Maio e del suo messaggio con cui ha assicurato attenzione verso le opposizioni: “Quando la scelta è toccata al Partito democratico, si è seguito proprio questo percorso, e Di Maio è stato eletto vice presidente della Camera con i voti del Pd”.
Martina annuncia la prima proposta che il Pd presenterà in Parlamento, anche se dall’opposizione: “L’assegno universale per le famiglie con figli”. “Partiamo da qui e da una scelta necessaria a sostegno delle famiglie italiane. Si tratta di un provvedimento sostenibile sul piano economico e giusto sul piano sociale. ll Pd deve ripartire da queste proposte e dai territori, nella consapevolezza che dobbiamo tornare ad essere umili e audaci, e ascoltare il disagio. La nuova legislatura deve partire da scelte come queste”.