Rosarno, immigrato ferisce carabiniere: il militare spara e lo uccide
Un immigrato ha tentato di accoltellare un carabiniere, che ha reagito sparandogli con la pistola d'ordinanza e uccidendolo. E' accaduto nel campo per migrati di Rosarno – San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria. Stando alle prime informazioni trapelate uno dei due contendenti ha estratto un coltello e si è avventato sul militare, che ha reagito premendo il grilletto.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti il procuratore della Repubblica di Palmi Ottavio Sferlazza e i vertici del Comando provinciale dei carabinieri di Reggio Calabria. Gli inquirenti stanno ancora ricostruendo l'esatta dinamica del fatto, verificatosi nella tarda mattinata. Secondo quanto emerso dalle testimonianze raccolte tra le persone che hanno assistito al fatto lo straniero, originario del Mali, armato di un coltello da cucina con lama seghettata, mentre era in una tenda ha aggredito per motivi futili e ancora poco chiari un cittadino del Burkina Faso, ferendolo all'avambraccio destro, per poi scagliarsi su un cittadino di nazionalità ghanese, tentando di rapinarlo del borsello contenente 250 euro. Le due vittime sono riuscite ad allontanarsi, mentre altri extracomunitari hanno chiamato i carabinieri. I militari della pattuglia arrivati poco dopo hanno cercato di parlare con l'aggressore, rassicurandolo e cercando di riportarlo alla calma.
L'uomo, tuttavia, ha continuato a colpire più volte le pareti della tenda con il coltello, minacciando chiunque cercasse di avvicinarsi. Sul posto è arrivata un'altra pattuglia dei carabinieri ed una della polizia. Ogni tentativo di riportare alla calma l'uomo, tuttavia sarebbe risultato vano. Il maliano, dopo avere lanciato delle pietre contro militari e agenti, si è avventato contro uno di questi ferendolo con il coltello al volto, all'altezza dell'occhio destro. Gli altri membri delle forze dell'ordine sono riusciti ad allontanarlo, ma malgrado questo, l'immigrato si è scagliato ancora una volta contro il militare già ferito al viso che a quel punto ha estratto la pistola d'ordinanza e sparato un colpo che ha raggiunto la vittima all'addome. Cinque tra carabinieri e poliziotti hanno subito lesioni varie.
La vittima si chiama Sekine Triore, ha 26 anni, ed è originario del Mali. La lite – degenerata in tragedia – è scoppiata in una sorta di bar abusivo allestito nella tendopoli, dove vivono centinaia di immigrati ingaggiati per la raccolta dei vicini campi agricoli. “La vittima, stando alle prime testimonianze – spiega il Procuratore di Palmi, Ottavio Sferlazza che si trova sul posto – era in evidente stato di agitazione, non si sa ancora se per abuso di alcool o di altre sostanze e quando sono intervenuti i carabinieri l’uomo si è scagliato contro i militari con un coltello ferendo un carabiniere al volto vicino all’occhio destro”. "Il carabiniere dovrà essere iscritto nel registro degli indagati – aggiunge il Procuratore – ma il quadro che si delinea è di una legittima difesa da parte del militare".