Zingaretti apre a M5S: ore decisive per Lombardi assessora alla transizione ecologica
La nomina a sottosegretaria al ministero dell'Economia di Alessandra Sartore, fedelissima di Nicola Zingaretti ed ex assessore regionale al Bilancio, apre la porta a un rimpasto di giunta alla Regione Lazio. Forse non sarà soltanto una sostituzione, ma il trampolino di lancio per il primo esperimento a livello locale dell'alleanza giallorossa tra Movimento 5 Stelle e Partito democratico. Fuori Sartore, come detto, dentro Roberta Lombardi, capogruppo del Movimento 5 Stelle, e forse anche la consigliera grillina Valentina Corrado. La prima potrebbe andare all'assessorato alla Transizione Ecologica, trasposizione a livello regionale del ministero creato da Mario Draghi e affidato a Roberto Cingolani. La seconda potrebbe prendere la delega al Turismo oppure quella allo Sport. Non c'è niente di ufficiale, ma l'ipotesi è stata confermata anche a Fanpage.it.
Le trattative tra Pd e Movimento 5 Stelle
Sul fronte del Partito democratico è il vicepresidente regionale, Daniele Leodori, che sta tessendo i rapporti con i 5 Stelle: inizialmente l'ipotesi era quella di sostituire Sartore con un tecnico indicato dai grillini per una sorta di appoggio esterno. L'evoluzione di questo ragionamento è stata la proposta di inserire due esponenti politici del Movimento all'interno della giunta. Quest'accordo, tuttavia, dovrebbe essere stretto, questa la richiesta del capo politico reggente Vito Crimi, senza che l'argomento ‘Roma' venga toccato. Nessun patto, quindi, che riguardi le elezioni amministrative che si terranno in primavera o più probabilmente a settembre. Ma il voto nella Capitale è il grande problema: come giustificare un governo regionale con i 5 Stelle quando a Roma c'è già in campo la sindaca uscente, che non ha intenzione di fare alcun passo indietro, che è stata legittimata dallo stesso Beppe Grillo e che però, per stessa ammissione dei vertici nazionali del Pd, non potrà in nessun caso essere sostenuta dai dem? Anche e soprattutto sulla partita di Roma, seppure non verrà menzionata esplicitamente nell'accordo, verrà giocato l'eventuale matrimonio politico tra Pd e 5 Stelle alla Regione Lazio.