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Yacht fantasma a Fregene: i proprietari croati scomparsi dopo essere stati salvati da un traghetto

Gli inquirenti cercano un cittadino croato residente in Provenza, titolare dello yacht dal 2022, irraggiungibile da oltre una settimana: a lui spettano le spese di recupero dell’imbarcazione, nel frattempo trasportata al porto di Fiumicino per i rilievi del caso.
A cura di Simone Matteis
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Si riaccende il mistero dello yacht "fantasma" approdato davanti al litorale di Fregene privo di equipaggio. Mentre il Carpe Diem, questo il nome dell'imbarcazione, verrà trasportato nel porto di Fiumicino per la messa in sicurezza, gli investigatori hanno cominciato ad approfondire i profili dei tre uomini che hanno abbandonato lo yacht in avaria al largo di Anzio salendo su un traghetto diretto a Genova, facendo poi ritorno in Francia, mentre del proprietario non si hanno notizie.

Il proprietario dello yacht è irraggiungibile

Le indagini si stanno concentrando infatti su un cittadino di nazionalità croata che, stando alle prime ricostruzioni, avrebbe acquistato lo yacht da un connazionale nel 2022. La Capitaneria di Porto intende rintracciarlo per provare a fare chiarezza sulla vicenda ma anche perché, essendo l'attuale titolare della barca, spettano a lui tutte le spese per il recupero. Fino ad ora, però, tutti i tentativi di contattarlo sono andati a vuoto: al momento si sa solo che l'uomo è residente a Cheval-Blanc, un paesino di quattromila anime a nord di Marsiglia, dov'era originariamente diretta la Carpe Diem.

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La storia della nave fantasma a largo di Fregene

Una vicenda che ha appassionato i cittadini del litorale romano, che durante il fine settimana hanno affollato la spiaggia di Fregene per assistere alle operazioni della Capitaneria sullo yacht ribattezzato "fantasma" poiché sprovvisto di equipaggio.

Proviamo a ricostruire quanto accaduto: l'imbarcazione era partita verosimilmente dal sud Italia, dalla Campania o forse dal Salento, stando a quanto emerso dagli scontrini trovati a bordo dagli agenti incaricati di perlustrare lo yacht e dalle telecamere di sorveglianza del porto di Marina di Camerota, nel Cilento, dove l'equipaggio ha fatto rifornimento senza scendere dalla barca.

Il naufragio e il salvataggio in mare

Quindi la navigazione è proseguita in direzione Marsiglia, ma all'altezza di Anzio il motore sarebbe andato in avaria per il mare grosso costringendo i tre uomini a dare l'allarme: a largo delle coste romane vengono intercettati e recuperati da un traghetto proveniente da Palermo e diretto a Genova, mentre lo yacht resta in balia delle onde finché, sabato mattina, non arriva nei pressi di Fregene.

Lo yacht "Carpe Diem" sul litorale di Fregene
Lo yacht "Carpe Diem" sul litorale di Fregene

Una vicenda ricca di dubbi e incongruenze

Ad alimentare i sospetti sulla vicenda, tuttavia, il fatto che i tre dopo essere sbarcati nel porto ligure abbiano immediatamente fatto ritorno verso la Francia, senza preoccuparsi delle sorti dell'imbarcazione, rimasta incustodita per una settimana: perché non dare  l'allarme e non attivarsi per recuperarla? Altri dettagli insospettiscono gli inquirenti, su tutti l'assenza di una bandiera nazionale e il fatto che sulla fiancata dello yacht ci sia scritto un numero differente da quello presente su un documento francese di gennaio 2022.

Infine, perché gli agenti della Capitaneria hanno trovato lo yacht completamente a soqquadro? Gli inquirenti non escludono alcuna ipotesi ma saranno soltanto i rilievi effettuati a Fiumicino a dare – si spera – i responsi finali su questa nave fantasma la cui storia continua a tenere tutti col fiato sospeso come nel più classico dei thriller.

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