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Yacht fantasma a Fregene: il proprietario e l’equipaggio convocati dalla Guardia di Finanza

Gli investigatori vogliono chiarire alcuni punti nella vicenda della Carpe Diem. Perché l’equipaggio non si è attivato per recuperare lo yacht? Perché i tre uomini avrebbero mentito sullo stato dei motori? Ma soprattutto, cosa c’era a bordo?
A cura di Simone Matteis
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Ci sono volute quasi due settimane di ricerche internazionali per rintracciare il proprietario dello yacht fantasma "Carpe Diem" che si è arenato sulla spiaggia di Fregene. L'uomo, un cittadino croato di 50 anni, dovrà chiarire agli investigatori una serie di circostanze oscure nella vicenda del Carpe Diem, a cominciare proprio dai motivi che hanno spinto l'equipaggio a disinteressarsi delle sorti dello yacht abbandonato al largo del litorale romano e rimasto in balia delle onde per nove giorni.

Tutti i dubbi sullo yacht fantasma

Una vicenda su cui ora gli inquirenti vogliono fare chiarezza, a partire dallo stato in cui versavano i motori dello yacht al momento dell'abbandono: secondo quanto testimoniato dai tre componenti dell'equipaggio al personale del traghetto che li ha soccorsi, la Carpe Diem sarebbe andata in avaria, un elemento che però adesso sembra scricchiolare.

Gli agenti della Guardia di Finanza come riporta il Corriere della Sera hanno infatti scoperto che, al contrario di quanto riferito dai tre, i motori dello yacht non si erano spenti a seguito di un guasto tecnico bensì sono stati mantenuti a regime minimo. Da chiarire anche la condizione del trasponder, lo strumento utile a rendere individuabile le imbarcazioni: quello della Carpe Diem era del tutto assente o è stato spento di proposito? E se così fosse, perché è successo?

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Cosa c'era a bordo della Carpe Diem?

Tra i tanti dubbi sulla storia dello yacht fantasma, del valore di circa 200mila euro, quello più rilevante e sul quale la Finanza sta concentrando i propri sforzi investigativi riguarda il carico trasportato dalla Carpe Diem: la rotta dell'imbarcazione, che ha costeggiato Puglia e Campania prima di arenarsi a Fregene, insieme alla modalità con cui è stata abbandonata dall'equipaggio e la conseguente irreperibilità del proprietario durata diversi giorni lasciano aperta ogni ipotesi, comprese le più "calde" che da subito hanno acceso la fantasia dei tanti curiosi che si sono riversati sulla spiaggia per guardare da vicino il misterioso yacht fantasma.

Lo yacht "Carpe Diem" sul litorale di Fregene
Lo yacht "Carpe Diem" sul litorale di Fregene

L'equipaggio convocato a Civitavecchia

Contrabbando di tabacchi, traffico internazionale di sostanze stupefacenti oppure un semplice, drammatico incidente causato dal mare grosso? È ancora troppo presto per dirlo, ecco perché la Guardia di Finanza ha convocato i tre uomini presso il comando aeronavale di Civitavecchia nella speranza di riuscire a far luce su un caso spinoso che ancora continua ad alimentare interesse e congetture.

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