Willy Monteiro, Marco Bianchi a processo per aver picchiato un ragazzo due anni fa
Non solo Willy. Le precedenti vittime dei fratelli Bianchi sono stati più fortunati del 21enne di Paliano, ma la violenza era la stessa. Sconosciuti fino all'omicidio del ragazzo di famiglia capoverdiana, ma noti alla polizia per altri fatti legati a risse e aggressioni. Entrambi hanno avuto procedimenti penali e il più piccolo, Marco, dovrà presentarsi presto a processo per aver aggredito un ragazzo bengalese con un tirapugni. Bianchi è accusato di lesioni gravi, ha riportato il Messaggero, in seguito alla denuncia riportata dal ragazzo aggredito: 20 giorni di prognosi il risultato del pestaggio ad opera di Marco. In totale sono sette i casi simili in cui sono coinvolti i fratelli. Tutti ancora nelle fasi di indagine (quindi precedenti alla eventuale richiesta di rinvio a giudizio da parte dei pm), tranne due, uno per lesioni e uno relativo alla rissa menzionata in precedenza. Marco Bianchi, in carcere insieme al fratello Gabriele per l'omicidio di Willy Monteiro Duarte, era già stato recluso a Rebibbia, ma solo per poche ore per il fatto.
I precedenti penali e le indagini sul reddito di cittadinanza
Nell'ordinanza con cui ha confermato il carcere per i due fratelli di Artena, il gip del Tribunale di Velletri ha richiamato i loro precedenti, anche se ha sottolineato che non esistono condanne definitive nei loro confronti: "Il certificato dei carichi pendenti di Gabriele Bianchi riporta tre precedenti a suo carico per lesioni personali e per porto di armi, mentre quello di Marco riporta 5 procedimenti a suo carico tutti per lesioni personali". Episodi avvenuti tutti nella zona sud est dei Castelli Romani al confine con la Ciociaria, tra Artena, Velletri e Colleferro. Un passato da picchiatori con uno stile di vita agiato e ostentato sui social. Non compatibile con il loro status ufficiale di nullatenenti, se non un banco di frutta aperto da poco da Gabriele Bianchi ad Artena. Per questo sono scattate le indagini ed è stat scoperto che la famiglia dei Bianchi percepiva il reddito di cittadinanza. A seguito degli accertamenti è stata fatta una segnalazione all'Inps per la violazione della legge sul reddito di cittadinanza. Suv, vestiti griffate, vacanze lussuose non erano compatibili con quello che dichiaravano e con la richiesta della misura nata per aiutare le famiglie in difficoltà. La Guardia di Finanza è pronta a chiedere un sequestro preventivo di beni e conti correnti della famiglia di Bianchi, ma anche di quelle degli altri due indagati, Francesco Belleggia e Mario Pincarelli.