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Vogliono contestare la Ryder Cup: attivisti ecologisti fermati e portati in Questura

Intercettati dalla polizia alla metro Rebibbia, sono stati identificati e successivamente portati negli uffici del Commissariato San Basilio prima di riuscire a contestare il grande evento sportivo in corso a Roma.
A cura di Redazione Roma
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Volevano contestare la Ryder Cup, la manifestazione internazionale di golf in corso di svolgimento a Marco Simone, estrema periferia Est di Roma, quando sono stati fermati dalla Digos alla stazione della metropolitana di Rebibbia e portati negli uffici del commissariato di San Basilio per ulteriori accertamenti.

Molto lontani dalla competizione sportiva ospitata per l'edizione 2023 dalla capitale, gli attivisti ecologisti della sigla Roma Climate Strike, stavano uscendo dalla stazione quando sono stati accerchiati, fermati e identificati, tenuti più di un'ora sul posto prima della decisione del trasferimento negli uffici di polizia. Gli attivisti hanno acconsentito all'identificazione, ma non alla perquisizione personale, da qui il passaggio in commissariato per ulteriori accertamenti.

"La Ryder Cup, è un esempio concreto dell'abuso di risorse da parte delle elitè di questo paese che è causa primaria della devastante crisi ecologica che stiamo attraversando. – spiegano – A sfregio della crisi idrica che attanaglia il Lazio e costringe molti territori circostanti Roma a vedersi tagliare l'acqua, un campo da golf come questo consuma in media 2000 m³ di acqua al giorno: una quantità sufficiente alla produzione di 2 tonnellate di grano. I campi da golf e i pesticidi utilizzati sottraggono terreni potenzialmente agricoli o forestali e possono interrompere naturali vie idrologiche, con rischi di inondazione e portano alla bonifica forzata di aree umide che bisognerebbe, al contrario, proteggere. In Italia oggi ci sono 303 campi da golf come questo per un totale di circa 300.000 ettari di terra sottratti alla collettività e resi parchi divertimenti al servizio del tempo libero dei ricchi".

Non sono poi proprio sicuri che porti i benefici promessi a Roma: "In una città dove mobilità, sanità e misure al reddito sono un problema strutturale, la spesa pubblica viene deviata a beneficiare interessi privati: con un budget complessivo di 157 milioni di euro". Per questo parlano di uno "scempio sociale economico e ecologico".

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