Viterbo si prepara alla maxi evacuazione di 37.000 persone per disinnescare ordigno bellico
Una bomba inesplosa da circa 2.000 chili, un residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale, è stata ritrovata a Viterbo lo scorso 20 marzo in via Alcide De Gasperi, durante dei lavori di ristrutturazione. Si tratta, dicono gli esperti, di un ordigno ad alto potenziale, una bomba MIK IV di fabbricazione inglese che veniva sganciata dagli aerei alleati. Ora per disinnescare l'ordigno la Città dei Papi si prepara una maxi evacuazione di 37.000 persone, per permettere agli artificieri dell'Esercito di rimuovere la bomba da 4.000 libbre in sicurezza.
La zona rossa
Nessuna esercitazione: il prossimo 7 maggio suonerà la sirena ed entro le 9.00 tutti i residenti dentro la "zona rossa", dovranno abbandonare le loro abitazioni portando con sé i documenti e lo stresso indispensabile. Nel raggio di 1400 metri da dove la bomba è stata ritrovata saranno chiusi tutti gli uffici pubblici (scuole comprese ovviamente), attività commerciali e strutture sanitarie.
Il piano per l'evacuazione
Il piano del "bomba day" di martedì è stato messo a punto dalla Prefettura in concerto con l'Asl, l'Esercito, le forze dell'ordine e ovviamente l'amministrazione comunale. Le istituzioni rassicurano i cittadini: nonostante l'evacuazione sarà imponente, l'operazione di disinnesco e trasporto dell'ordigno non preoccupa particolarmente gli artificieri.
Niente allarmismi dunque, si tratta solo di garantire la pubblica sicurezza. E per questo nulla viene lasciato al caso e la macchina organizzativa dovrà garantire che tutto filerà liscio, per permettere nel più breve tempo possibili ai cittadini di tornare alle proprie case.
Sono state prese anche misure contro la possibilità che qualche "sciacallo" entri in azione approfittando dell'evacuazione per introdursi nelle abitazioni lasciate incustodite. Non solo saranno presidiati dalle forze dell'ordine gli accessi alla zona rossa, ma dei droni della polizia sorvoleranno la zona per monitorare ogni movimento sospetto.
Bomba day: cosa succede il 7 maggio a Viterbo
Le operazioni di evacuazione inizieranno alle 6.00 del mattino di martedì 7 maggio 2024. Sono tre i centri di accoglienza che sono stati allestiti dal comune di Viterbo, nelle parrocchie di Santa Barbara, Santa Maria della Grotticella e nella chiesa della Sacra Famiglia. Qui saranno distribuiti pasti al sacco e bevande, e forniti i servizi necessari alla popolazione nelle ore delle operazioni di rimozione dell'ordigno.
Ordigno bellico: dove trovare tutte le informazioni per la popolazione
Per i cittadini sprovvisti di mezzi autonomi il comune di Viterbo ha messo a disposizione un servizio gratuito di trasporto verso i centri di accoglienza. Sono 24 i punti di raccolta dove ci si potrà recare per il trasporto, e sono consultabili su una apposita pagina allestita sul sito del comune che contiene tutte le informazioni utili, e che viene aggiornata con ogni novità e vi si possono trovare tutte le principali raccomandazioni.