Virginia Raggi: “Non sono no vax, non accetto consigli da Zingaretti che faceva aperitivi a Milano”
"Io non sono no vax, seguo la legge e i consigli medici. Se gli avversari pensano di fare campagna elettorale su un tema come questo stanno sbagliando tutto. In particolare non posso accettare consigli da una persona come Nicola Zingaretti, che pochi mesi fa faceva aperitivi a Milano dicendo a tutti di uscire che il Covid è una semplice influenza". Così Virginia Raggi in un'intervista rilasciata a TeleRadiostereo, sulla polemica in cui negli ultimi giorni è stata trascinata da Carlo Calenda prima e Virginia Raggi poi. La sindaca, che ha contratto il coronavirus lo scorso novembre, è stata incalzata dai suoi avversari politici, che le hanno chiesto se fosse vaccinata o meno. "Dopo aver contratto il virus ha seguito il protocollo. Ha gli anticorpi ancora alti. Segue, come chiunque, i consigli del medico rapportati alla sua condizione clinica", la risposta del Campidoglio a la Repubblica.
La prima cittadina, dunque, non avrebbe ancora ricevuto la somministrazione, anche se ha avuto il coronavirus ormai otto mesi fa e i medici consigliano di effettuare almeno una dose "ad almeno 3 mesi di distanza dalla documentata infezione e preferibilmente entro i 6 mesi dalla stessa", spiega una direttiva del ministero della Salute. A sollevare per primo la questione è stato Carlo Calenda, che su Twitter aveva scritto: "Virginia Raggi non è una questione sulla quale puoi semplicemente sottrarti ad una risposta. Ti sei vaccinata o no?", precisando che il sindaco di Roma è anche autorità sanitaria locale e dovrebbe dare il buon esempio. A rincarare la dose era poi arrivato Roberto Gualtieri: "La sindaca avrebbe dovuto dare il buon esempio, invitando da tempo tutti i romani a farlo. Tutti si devono vaccinare sopra e sotto i 40 anni, al contrario di quello che sostengono Lega e Fratelli d'Italia. Non si gioca con la salute dei cittadini".