Virginia Raggi non esclude alleanza con il PD: “Serve un programma comune”
"L'alleanza si costruisce sui temi a prescindere con chi la si fa, perché bisogna governare insieme cinque anni e se non c'è un programma comune, rischia di cadere al primo mojito". Sono le parole della sindaca di Roma Virginia Raggi, intervistata stasera alla trasmissione televisiva Di Martedì condotta da Giovanni Floris e in onda su La7. Tante le domande poste alla sindaca da parte degli altri ospiti, tra i quali i giornalisti Alessandro Sallusti e Antonio Capranica. Raggi ai quesiti sulle prossime elezioni comunali non ha escluso un'eventuale alleanza con il PD, ma ha sottolineato che: "Per il momento non c'è nessun punto in comune con gli altri partiti, una nube magmatica" ha detto. E ha aggiunto: "La pandemia ha fatto saltare schemi, i cittadini ora si fanno una nuova opinione su chi votare, basandosi non sul partito ma su programmi concreti"
"Cresciuta a pane e mazzate, ho grande esperienza"
Chiamata ad esprimersi sulla candidatura di quello che sarebbe il suo secondo mandato al Campidoglio, Virginia Raggi ha detto: "Giuseppe Conte mi sostiene, il sindaco di Roma ha un peso importante, personalmente ho dato disponibilità da agosto scorso a candidarmi e da allora lavoro sui temi cittadini. Sto guardando i miei avversari che si lanciano in campagna elettorale e sorrido, perché mi sembro io cinque anni fa. Sono cresciuta a pane e mazzate, partendo con l'inesperienza e facendo anche errori, ma oggi ho grande esperienza della macchina amministrativa: la città è piena di cantieri. Punto sulla continuità, se non si andasse in continuità Roma finirebbe in tragedia". Per quanto riguarda gli altri temi toccati, la sindaca ha dichiarato che è sua intenzione "mantenere pubblica Atac, abbiamo introdotto 900 nuove vetture". Rispetto ai tre bilanci arretrati di Ama, Raggi ha chiarito che: "Ho trovato ruberie dal 2003, ad oggi 250 milioni di buco, un quarto di miliardo, che è passato sotto al naso degli esperti prima di me".