Virginia Raggi non correrà alle elezioni europee per il M5S, per i rossoverdi c’è Ignazio Marino
Fumata nera. Virginia Raggi non correrà alle prossime elezioni europee. Al momento sarebbe questa l'indicazione, chiarissima, di Giuseppe Conte e dei vertici del Movimento 5 Stelle. L'ex sindaca sembra così destinata all'eterno purgatorio dell'opposizione in Campidoglio. Questo è il racconto di un retroscena pubblicato ieri dal quotidiano la Repubblica. Eppure il suo caso (un terzo mandato da consigliera comunale ancora non terminato), le renderebbe forse possibile la candidatura ma, più che il regolamento, a bloccare la volata di Raggi verso Bruxelles sarebbe la ferma opposizione dell'ex presidente del consiglio.
Conte da una parte non vuole eccezioni o forzature del regolamento, dall'altra non vede di buon occhio una candidatura così forte e con così tanta visibilità come quella di Raggi: il voto alle europee deve essere nell'ottica del Movimento un voto per Conte e per il simbolo, non interessano i portatori di preferenze come potrebbe essere l'ex sindaca della capitale, con le sue pagine social da 1 milione di follower.
Chi invece sorride è un altro ex primo cittadino Ignazio Marino. Il "marziano", che non ha mai perdonato i dem per le dimissioni davanti al notaio, sarebbe pronto a correre nelle liste di Alleanza Verdi Sinistra, in quota del sole che ride, proprio nella circoscrizione del centro. Da oltreoceano, dove è tornato a praticare la professione medica, non manca di prendere la parola quando ne ha l'occasione contro qualche scelta dell'amministrazione di Roberto Gualtieri e contro il PD. Per i rossoverdi potrebbe essere una buona notizia per rafforzare la lista con l'obiettivo di superare il 4% e per intercettare un bacino più ampio di consensi. Sicuramente l'azionista di maggioranza in Campidoglio non sarà proprio contento della scelta di rimettere in pista proprio Ignazio Marino, che continua a descrivere la sua avventura in Campidoglio come una rivoluzione interrotta proprio dal partito che lo aveva candidato.
Sono passati otto anni, ma la fine di quella esperienza di governo, ancora non sembra essere stata digerita da una parte dell'elettorato, che ancora guarda con simpatia e entusiasmo a Marino. C'è un "ma" in ogni caso alla candidatura di Marino: l'ex sindaco sono otto anni che è lontano dalla politica attiva, e tornerebbe a Roma solo per una possibile poltrona di prestigio come quella da europarlamentare. Non proprio l'ardore di chi fa le rivoluzioni.