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Virginia Raggi fa un comizio ai microfoni di Marione ma si scorda che è grande amico di Carminati

Virginia Raggi è stata ospite di “Te la do io Tokyo”, la trasmissione di Mario Corsi, conosciuto come Marione uno dei principali speaker delle radio di calcio romane. La sindaca corre a prendere i voti in un bacino che storicamente guarda alla destra, e si scorda dell’amicizia di Marione con Massimo Carminati e della sua militanza neofascista.
A cura di Valerio Renzi
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Grinta, rabbia e un microfono tutto per lei. Virginia Raggi per un'ora quasi urla e parla ininterrottamente per un'ora ai microfoni di Marione. Una puntata di ‘Te la do io Tokyo' su Centro Suono Sport tutta dedicata a un'intervista che sembra più un comizio. Mario Corsi – ex militante dell'organizzazione neofascista Nar – è uno degli speaker più noti delle radio romane, da sempre con il cuore a destra e tribuno del tifo romanista. Raggi ha accettato l'invito dopo un sondaggio lanciato da Marione che ha fatto emergere come proprio lei, la sindaca uscente, è stata la più votata dal pubblico della trasmissione.

Virginia Raggi corre a pescare in un bacino di voti dove dovrebbe attingere soprattutto il candidato del centrodestra, estraendo tutto l'armamentario a sua disposizione, a cominciare dalla descrizione di Gualtieri, Michetti e Calenda come esponenti di quei partiti che sono sempre "quelli di prima", i responsabili della città disastrata che la sindaca e il Movimento 5 Stelle hanno ereditato, e che in questo mandato rivendicano di aver fatto ripartire, di aver rimesso in moto, a partire dalla legalità, dalla trasparenza, dai bandi aperti a tutti e non solo agli amici degli amici. "Vi ricordate che Buzzi diceva che con gli immigrati si fanno più soldi che con la droga?", ringhia Raggi ricordando come l'inchiesta su Mafia Capitale abbia scoperchiato un verminaio di rapporti tra politica, affari, criminalità.

Peccato che la sindaca si scordi come proprio il suo interlocutore, Marione, di Massimo Carminati è un grande amico. Legati dalla militanza nella destra neofascista armata, Corsi lo andava spesso a trovare al benzinaio di Corso Francia, e qui Carminati – in compagnia del suo braccio destro Brugia – non faceva mistero dell'assalto che si preparava a dare alle commesse pubbliche, dei rapporti con la politica.

Ecco questo dialogo intercettato dai Ros subito dopo l'elezione di Ignazio Marino a sindaco:

Carminati: Capito che ti voglio dire, si va a chiede, adesso… si va a bussacchiare

Corsi: Adesso è ora di tirare le reti, sennò

Carminati: È adesso che cazzo, adesso che abbiamo fatto questa cosa… ‘Che progetti c'avete?', perché voi fate i progetti la politica, teneteci presente per i progetti che c'avete. Che te serve il movimento terra? Che ti attacco i manifesti? Che ti pulisco il culo? Perché se poi vengo a sapè che te lo fa un altro è una cosa sgradevole

Corsi: Tocca annà, tocca annà, prima dell'estate

Più di una volta Carminati poi fa riferimento a Marione nelle intercettazioni, presentando ai politici la possibilità di intervenire proprio ai microfoni della sua trasmissione radiofonica: "Senti te stavo a dì, ho parlato con quell'amico mio per programmare qualche intervista… lui mi ha detto che è completamente a disposizione, poi diglielo domani all'amico nostro".

Niente di penalmente rilevante ma anche Marione senza dubbio è uno di quelli di "prima", uno dei peggiori politicamente per la sindaca che fa un vanto del suo antifascismo. Ma per un pugno di voti questo sembra non interessare a Virginia Raggi.

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Giornalista pubblicista e capo area della cronaca romana di Fanpage.it. Ho collaborato prima prima di arrivare a Fanpage.it su il manifesto, MicroMega, Europa, l'Espresso, il Fatto Quotidiano. Oltre che di fatti e politica romana mi occupo di culture di destra e neofascismi. Ho scritto per i tipi di Edizione Alegre "La politica della ruspa. La Lega di Salvini e le nuove destre europee" (2015) e per Fandango Libri "Fascismo Mainstream" (2021).
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