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Violentò 5 aspiranti attrici simulando scene di stupro: regista condannato a sette anni

È arrivata la condanna per il regista Giuseppe Flamini, sette anni per violenza sessuale. Avrebbe abusato di cinque giovani aspiranti attrici, chiedendo di simulare scene di stupro.
A cura di Alessia Rabbai
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Immagine di repertorio
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Sette anni di reclusione per violenza sessuale è la condanna nei confronti del regista Giuseppe Flamini, anche detto ‘Maestro Pino'. Il settantatreenne avrebbe abusato sessualmente di cinque giovani aspiranti attrici, tra le quali tre minorenni. Diceva loro infatti che, se avessero voluto fare strada nel mondo del cinema e della televisione, si sarebbero dovute spogliare per la realizzazione di un film. Con la promessa che avrebbero cavalcato l'onda del successo e della notorietà, l'uomo per il pubblico ministero Pantaleo Polifemo che ai giudici aveva chiesto per l'uomo dieci anni, ha approfittato dei sogni delle ragazze e del suo ruolo professionale. A riportare la notizia La Repubblica, che ha spiegato come il regista chiedendo alle giovani che di volta in volta lo raggiungevano nel suo studio di via Aurelia, di recitare la parte delle vittime di stupro, mentre lui le filmava e abusava di loro. L'associazione Diffrenza Donna si è costituita parte civile nel processo.

L'aspirante attrice doveva simulare una scena di stupro

I fatti risalgono all'arco temporale compreso tra il 2011 e il 2018 e sono andati avanti per circa sette anni. Le indagini sono partite dalla denuncia sporta da alcuni operatori del film, che si sono resi conto che qualcosa non andava e si sono rivolti ai carabinieri della stazione Roma San Pietro. Gli investigatori hanno poi avvisato la Procura e svolto gli accertamenti sulla vicenda, i quali hanno portato all'arresto del regista. Nel 2019 a ricevuto una misura di custodia cautelare ed è finito ai domiciliari.

Com'è in sede d'indagine Flamini raccontava alle giovani aspiranti attrici che aveva frequentato una scuola di formazione importante e che gestiva un'Accademia, che sarebbe stata la loro strada da percorrere per entrare nel tanto sognato mondo del cinema e della televisione. La loro presenza lì però prevedeva una parte specifica: avrebbero infatti dovuto interpretare una vittima di stupro. In quei frangenti, mentre la ragazza recitava, lui la filmava e la violentava. Oltre alle cinque vittime accertate, tra le quali anche tre minorenni, si sospetta che ce ne siano delle altre.

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