“Violentata da un giocatore della Lazio”: il racconto di Gina Lollobrigida sullo stupro subito
È morta oggi Gina Lollobrigida, all'età di 95 anni. Nel corso della sua vita l'attrice, quella che molti considerano l'ultima diva del cinema italiano, è stata fra le prime a raccontare di aver subito violenze sessuali, molti anni prima del Me Too.
A stuprarla, secondo quanto rivelato da Gina Lollobrigida, sarebbe stato un giocatore della Lazio con cui aveva avuto una relazione due anni prima, di cui la diva ha scelto di non rivelare il nome. Gli abusi risalgono a quando aveva 18 anni, nel 1945 circa.
Il racconto della violenza subita da Gina Lollobrigida
A violentare Gina Lollobrigida è stato un calciatore della Lazio di cui, due anni prima, si era innamorata: "Lui, però, era già fidanzato con un'altra. Mi aveva illuso", ha raccontato.
"Un giorno, quando ero ancora una studentessa dell'Accademia di Belle Arti di Roma all'uscita di scuola, l'ho visto passare davanti a me mentre stavo aspettando il bus – ha continuato a ricordare – Mi ha invitato ad una festa per quella stessa sera, mi aveva detto che ci sarebbero stati altri amici, ma quando sono arrivata eravamo soli e lui mi ha offerto da bere. Non ricordo cosa sia successo dopo, so solo che una volta risvegliata mi sono trovata nuda sul suo letto".
La diva, all'epoca appena diciottenne, era terrorizzata: "Mi ha spiegato di avermi messo a letto perché mi ero sentita male. Una volta tornata a casa ho iniziato a provare vergogna e ho realizzato di essere stata violentata: volevo soltanto dimenticare", ha spiegato.
L'ammissione del calciatore e la vergogna provata da Lollobrigida
Tempo dopo è stato lo stesso calciatore a confermarle quanto accaduto: "L'ho rivisto ad una festa tempo dopo e mi ha rivelato di aver abusato di me: sono rimasta sconvolta dalla sua cattiveria. Un tempo lo avevo amato – ha ricordato – Ho portato con me la vergogna, come se fosse un bagaglio pesante. Ero distrutta".
Nella medesima occasione, ha poi raccontato la sua esperienza anche in ambito lavorativo: "Purtroppo quella degli abusi sessuali nel cinema è una realtà che esiste – ha rivelato – Anche a me è capitato di ricevere questo tipo di "proposte", ma ho sempre declinato gli inviti degli uomini che hanno provato a portarmi a letto, spesso bruscamente. La violenza sessuale è un'altra cosa: non ci si può sottrarre, si può solo subire. E il senso di vergogna resta per tutta la vita".
In seguito, facendo riferimento facendo riferimento alla relazione con il medico sloveno Milko Skofic, sposato nel 1949 e da cui ha avuto un figlio, Andrea Milko, ha aggiunto: "Mi sono sposata in fretta per superare il trauma, non per amore".