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Violentano i cuginetti di 8 e 10 anni, poi vendono i video alle chat di pedofili: arrestati

Due uomini di 27 e 31 anni sono stati arrestati con l’accusa di violenza sessuale in danno di minori e detenzione e commercio di materiale pedopornografico. Nei loro smartphone centinaia di video di abusi.
A cura di Natascia Grbic
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Una vicenda orribile quella avvenuta in una famiglia di Ceccano, dove due bambini di otto e dieci anni sono stati violentati dai cugini, un uomo di ventisette e uno di trentuno anni. Gli abusi sono andati avanti per oltre un anno, e sono terminati quando i genitori dei piccoli si sono resi conto di quello che stava accadendo dopo aver trovato sul corpo dei figli segni inequivocabili di violenza. Entrambi i cugini sono stati arrestati: il 27enne si trova in carcere, il 31enne ai domiciliari. Sono accusati di violenza sessuale in danno di minori, ma anche di detenzione e commercio di materiale pedopornografico: non solo hanno ripreso in video gli abusi sui due piccoli, ma li hanno anche venduti a una rete di pedofili online, su cui ora sono in corso indagini più approfondite.

A denunciare i due cugini sono stati i genitori dei piccoli, che più volte li avevano lasciati da loro per fargli da baby sitter. Una cosa che succede in molte famiglie e che mai aveva fatto pensare loro non fosse una buona idea. Quando gli agenti della polizia giudiziaria hanno avviato le indagini, hanno sequestrato computer e smartphone dei due uomini, trovando al loro interno contenuti aberranti. Centinaia di video con scene di violenze su bambini, oltre a immagini che mostravano anche gli abusi sui due cuginetti. I due uomini, secondo quanto emerso dagli accertamenti, hanno condiviso questi video online, e li avrebbero anche venduti a una rete di pedofili per ottenere del denaro.

I due uomini, che lavorano come operai ed erano incensurati, sono stati immediatamente arrestati con l'accusa di violenza sessuale in danno di minori e detenzione e commercio di materiale pedopornografico. Sono adesso in corso indagini sul giro di pedofilia di cui i due farebbero parte, e nel quale sarebbero stati diffusi e venduti i video.

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