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Violenta una paziente durante una visita: medico rischia sei anni di carcere

Sei anni di reclusione è la condanna chiesta dal pm per un medico proctologo di Roma, accusato di aver violentato una sua paziente, un’attrice quarantenne, toccandole le parti intime e ponendole domande personali. Il dottore non avrebbe smesso nonostante glielo avesse chiesto. Spetta ai giudici valutare le sue responsabilità.
A cura di Alessia Rabbai
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Un medico rischia fino a sei anni di reclusione con per violenza sessuale. Come riporta Il Corriere della Sera, il chirurgo proctologo A. B. è accusato di una sua paziente, una donna di quarant'anni, alla quale il dottore avrebbe rivolto violenze fisiche e frasi volgari. Ad avanzare la richiesta il pubblico ministero Eugenio Albamonte, al termine delle indagini partite dalla denuncia della vittima. Il medico di contro ha respinto le accuse. La paziente, che a quanto scrive La Repubblica, sarebbe una nota attrice che ha partecipato a diverse fiction televisive, avrebbe avvisato il marito della violenza subita chiamandolo, ma, spiega Michele Gentiloni Silveri, il legale difensore di Brescia: "Non risulta alcuna chiamata tra i due coniugi". Aspetto che, secondo l'avvocato, metterebbe in dubbio l'intera credibilità della versione raccontata dalla donna e all'assoluzione per la non sussistenza del fatto". La sentenza è fissata in calendario per il 13 gennaio 2021, il verdetto spetterà ai giudici della seconda sezione collegiale.

Paziente violentata sul lettino dello studio medico

L'episodio di presunta violenza sessuale risale al 29 gennaio del 2018. Secondo la versione dei fatti raccontata dalla donna, la paziente quarantenne ha prenotato una visita per sottoporsi ad alcuni accertamenti di routine e si è recata nello studio medico. Una volta distesa sul lettino, il dottore avrebbe iniziato a porle alcune domande che riguardavano la sua sfera personale e che nulla avevano a che vedere con gli esami da lui eseguiti, mentre le toccava le parti intime, continuando nonostante la donna gli avesse chiesto di smettere. Sconvolta per il comportamento del medico, se n'è andata, per poi mandargli un messaggio scrivendogli di non essere una "poco di buono", sms al quale il medico avrebbe risposto "Mi scusi e mi dispiace, non lo penso".

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