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Violenta il nipotino per anni: “Mi ha denunciato, è lui il mostro. Non sono mica un criminale io”

Torna in tribunale lo zio accusato di violenza su uno dei nipotini con abusi che sarebbero durati quattro anni. Confermata la condanna in Appello: dovrà scontare 12 anni.
A cura di Beatrice Tominic
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"Che sono un criminale, io? È lui il mostro, mi ha denunciato!", sono state le parole della zio sessantanovenne accusato di aver violentato per quattro anni uno dei nipoti quando avevano fra i 12 e i 15 anni, durante la sua difesa in tribunale. Già condannato a 12 anni di carcere, nella giornata di ieri la sentenza è stata confermata in appello.

Le violenze sui nipotini: cosa è successo

Le violenze risalgono a qualche anno fa. I primi episodi risalgono al 2016 e sono andati avanti per quattro anni, fino al 2020. È stato in quell'anno che il ragazzino ha rivelato ad una psicologa i comportamenti che aveva lo zio nei confronti suoi e della sorellina più piccola dopo. Il suggerimento di iniziare le visite con la specialista era arrivato dalla preside della scuola che aveva notato degli atteggiamenti anomali da parte del ragazzino. Dopo i racconti del ragazzino è scattata la denuncia. E lo zio è arrivato a processo.

Il processo: imputato lo zio

Nel corso del processo, però, lo zio non ha mostrato alcun segno di pentimento. "Ti rendi conto che mi ha mandato un galera, che sono un criminale?", ha provato a difendersi poco prima di ammettere di aver ricevuto atti sessuali dal minore dopo averglielo chiesto. "Non so perché l'ho fatto. Ho sbagliato, ma non sono io il mostro. Il mostro è lui che mi ha denunciato!". Denuncia in cui è stata coinvolta anche la piccola: "Ma lei era una bambina, questa è malvagità", ha aggiunto. Entrambi i nipotini sono stati ascoltati in audizione protetta e non sono mai andati in aula.

Già condannato a 12 anni di reclusione, il caso è arrivato in Corte d'Appello, come riportato da la Repubblica. E anche stavolta è stata confermata la condanna per violenza sessuale sui due nipotini.

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