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Villa Pamphilj, la parte est riapre il 10 dicembre: era stata chiusa dopo il cigno morto per aviaria

Domani a dieci giorni dalla chiusura riapre la parte est di Villa Pamphilj, arrivati i risultati negativi sui volatili del Laghetto del Giglio. Il provvedimento era scattato dopo il cigno trovato morto con influenza aviaria.
A cura di Alessia Rabbai
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La parte est di Villa Pamphilj riapre domani, venerdì 10 dicembre. A renderlo noto l'associazione per Villa Pamphilj. La parte est che dà sul laghetto è stata chiusa dopo il rinvenimento della cigna morta Orietta, che a seguito degli accertamenti è risultata positiva al virus dell' contratto l'influenza aviaria. "Siamo venuti a conoscenza dal responsabile della Asl veterinaria Roma 3 che le analisi effettuate in questi giorni sugli esemplari di cigno, oche e anatre presenti all'interno del Lago del Giglio hanno dato esito negativo". L'allarme su un'eventuale presenza del virus che ha spinto gli esperti a fare degli approfondimenti è rientrato e trascorsi dieci giorni dalle disposizioni preventive la parte della villa temporaneamente interdetta riaprirà secondo la scadenza fissata dall'ordinanza firmata dal sindaco Roberto Gualtieri lo scorso 30 novembre. Per quanto riguarda la voliera istallata sulle rive del laghetto all'interno della quale sono stati chiusi esemplari di uccelli "rimarrà per permettere un monitoraggio anche nelle prossime settimane e verranno sottoposti anche ad un nuovo prelievo e relative analisi" riferisce l'associazione Villa Pamphilj.

La parte est di Villa Pamphilj chiusa per un cigno positivo all'influenza aviaria

Villa Pamphilj era stata chiusa nella parte est dopo il rinvenimento della cigna trovata positiva al virus dell'influenza aviaria e in particolare del sottotipo H5N1 ad alta patogenicità. Presenza comunicata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Roma il 26 novembre scorso nelle specie avicole presenti nel Laghetto del Giglio, confermata dall'Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Ad inizio settembre invece un focolaio di influenza aviaria si è sviluppato in un allevamento avicolo ad uso non commerciale ad Ostia Antica, dove a destare i sospetti sulla presenza dell'infezione è stata una "mortalità anomala" e a seguito dei controlli "è stato rilevato un caso di virus in campioni di volatili". Precedenti focolai in passato hanno riguardato Tivoli nel novembre del 2017.

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