Villa Maraini protesta contro la Regione Lazio: “Più soldi per curare i tossicodipendenti”
Il metadone rimborsato ancora con i prezzi di 20 anni fa, accrediti pari a neanche un decimo dei tossicodipendenti reali. Sono queste le ragioni che hanno portato, medici, operatori sociali e volontari di Villa Maraini sotto le finestre della Regione Lazio. L'ennesima protesta è andata in scena questa mattina per chiedere maggior supporto e fondi alle istituzioni. Villa Maraini è impegnata da anni nella cura e recupero delle persone tossicodipendenti, gli unici nel Lazio ad operare h24 (ma la Regione e la Asl erogano soldi solo per 12 ore). Un altro paradosso è legato ai numeri: a Villa Maraini vengono accolti 600 utilizzatori di sostanze al giorno, ma l'accredito con il servizio sanitario è per sole 30 persone. "Devono cancellare i vincoli che bloccano la nostra battaglia – spiegano nel loro comunicato stampa – evitando di boicottare e ostacolare le nostre attività".
La protesta
"È vergognoso che pur affrontando un problema enorme come quello della droga, con risultati che sono sotto gli occhi di tutti e dimostrabili, pur essendo il nostro metodo riconosciuto e copiato in tutto il mondo, dobbiamo ancora stare qui sotto a gridare e chiedere un qualcosa che ci dovrebbe essere riconosciuto senza problemi – spiega Massimo Barra fondatore di Villa Maraini – Si deve chiudere questa annosa questione con la Regione Lazio e la Asl Roma 3, perché dobbiamo essere messi nelle condizioni di proseguire la nostra azione di assistenza ai più vulnerabili". Alla fine la protesta ha generato una piccola vittoria: i funzionari della Regione Lazio hanno incontrato una delegazione della Fondazione: "Ci hanno assicurato che entro gennaio 2023 alcuni dei nostri servizi saranno accreditati e che si cercherà di creare un corso ad hoc per riconoscere i nostri operatori sociali ex-tossicodipendenti come ‘operatori socio-sanitari’ – spiega Ettore Rossi, direttore di Fondazione Villa Maraini, appena finita la riunione – noi vigileremo perché non sono così ottimista e se non succederà nulla per l’ennesima volta faremo un’altra mobilitazione".