Vigile si fa offrire il pranzo da un ristoratore per non fare i controlli: condannato
Si è fatto offrire in pranzo da un ristoratore romano, in cambio lo ricompensava chiudendo un occhio, senza fare i controlli al locale né le sanzioni per eventuali irregolarità. Il giudice della II sezione penale ha condannato un vigile urbano ad un anno di carcere, con pena sospesa, per il reato di abuso d'ufficio. Si tratta di un agente che lavorava presso il II Gruppo della polizia locale di Roma Capitale, poi sospeso dal servizio. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, i fatti risalgono a tre anni fa, quando il vigile è entrato all'interno di un ristorante in zona San Lorenzo e ha pranzato. Poi, una volta terminato il suo pasto, ha salutato il ristoratore, senza pagare e continuando il suo lavoro in strada. Nel mentre il gestore si sentiva autorizzato di poter imbandire i propri tavoli per accogliere i clienti all'esterno, nonostante si trovasse in un'isola ecologica e non gli fosse consentito.
Vigile urbano incastrato da due poliziotti
I fatti risalgono al giugno del 2018, quando il vigile urbano insieme ad un collega sono entrati all'interno del ristorante all'ora di pranzo. Entrambi hanno mangiato e se ne sono andati con solo un ‘grazie'. Ma la scena non è sfuggita a due poliziotti, che in quel periodo indagavano su un sospetto giro di mazzette. A testimonianza del trattamento privilegiato del ristoratore c'è il racconto di un altro gestore raccolto dagli inquirenti, nei confronti del quale il vigile non ha fatto sconti su controlli e sanzioni. Entrambi i ristoranti sono stati poi multati per presunte irregolarità.