Viaggiare in bus a Roma d’estate può fare male alla salute: lo dice uno studio
Non solo il sole sulla testa in attesa dell'arrivo del bus alla fermata, spesso assolata. A far male alla salute nel caldo estivo può essere lo stesso mezzo di trasporto su cui si viaggia. A poco servono i finestrini aperti e l'aria condizionata (ma questo, le persone armate di ventaglio anche sull'autobus, forse lo avevano già scoperto da un po'). Muoversi con i mezzi pubblici d'estate a Roma può fare male alla salute. A dirlo è uno studio condotto dall'associazione sociale Tutela Utenti Trasporto Pubblico sui mezzi di trasporto della capitale che ha analizzato il comfort a bordo, studiandone con attenzione temperature e umidità.
Lo studio a luglio: i mezzi analizzati e gli strumenti di lavoro
Per cercare di fare chiarezza sulle condizioni che ogni giorno vivono turisti e cittadini, l'associazione è salita a bordo di 75 mezzi pubblici di Roma Capitale nella settimana fra il 15 e il 21 luglio 2024. Le vetture prese in considerazione non appartengono soltanto alla flotta di Atac, ma anche Roma TPL, Autolinee Troiani, Autoservizi Riccitelli. Inoltre sono state analizzate anche tutte e tre le metropolitane di Roma, i tram e le linee ferroviarie Cotral e ATAC (Roma Nord, Metromare, Roma Centocelle).
Hanno collaborato alla redazione del report il medico Gianluca Armieri, specialista in medicina del lavoro; Giulio Betti, meteorologo e climatologo CNR-IBE e consorzio LeMMA; Diego Cecchini, ingegnere e docente di sicurezza sul lavoro e Roberta Paliotti, medica e specialista in cardiologia.
Lo studio si è basato sull'indice Humidex che, mettendo in relazione temperatura e umidità, riesce a trovare la temperatura percepita, suddivisa in sei fasce di valori per determinare il comfort sui mezzi pubblici. Da questo valore è possibile individuare la possibilità che si sviluppino colpi di calore e altri malesseri. Nel primo caso, le conseguenze possono essere anche fatali. "Senza opportuno, immediato trattamento – scrivono nella parte finale del report – il colpo di calore può portare al collasso e alla perdita di coscienza; in casi gravi si possono manifestare danni irreparabili agli organi interni, convulsioni, coma e morte". Per analizzare lo stato dei mezzi, viene utilizzata la tabella con i livelli di comfort (immagine seguente).
I bus a Roma sono pericolosi, soprattutto in periferia: a rischio anche autisti
Secondo quanto emerge dal report il comfort a bordo nei mezzi pubblici romani non raggiunge la sufficienza. Gli esperimenti si sono svolti in tre fasce orarie: una dalle 6 alle 9, una dalle 12 alle 16 e una dalle 18 alle 21. Ad avere la peggio, come forse in molti avranno già pensato, la fascia centrale dove le temperature si alzano, sui mezzi come fuori. I dati peggiori sono stati individuati sui mezzi periferici di Atac e, soprattutto, su quelli di Roma Tpl. Nel primo caso il livello di comfort è pari a 3, nel secondo a 2: spesso l'aria condizionata risulta anche essere completamente inesistente. Negli altri casi, la fascia è più alta ma altrettanto insoddisfacente e raggiunge un 4.
Scene di ordinaria follia quelle messe in atto dagli autisti e dalle autiste per contrastare il caldo. Come rende noto nel report, nella sezione riservata Atac, per fronteggiare il calore un autista ha proposto ad un unico passeggero di viaggiare con le porte aperte per avere maggiore aria. Nel secondo caso, la persona alla guida è scesa per bagnarsi il volto ad una fontanella, anche lei provata dal caldo, mentre i passeggeri restavano a bordo. I valori di umidità e temperatura possono essere causa di pericoli anche per la salute dei lavoratori e delle lavoratrici al volante, in quanto esposti per tempi molto prolungate a condizioni così precarie. Fino alla vicenda più spiacevole: il malore di un passeggero che ha dovuto interrompere il viaggio e si è dovuto sottoporre a flebo per ripristinare l'equilibrio elettrolitico.
I risultati sugli altri mezzi del trasporto pubblico romano
Per quanto riguarda le metropolitane, il miglior livello di comfort (comunque appena sufficiente, con il suo 6) è stata la metro B, mentre il peggiore è stato segnalato sulla C, dove si sono raggiunti anche i 37 gradi percepiti. Da sottolineare, però, che in alcune fasce orarie mancavano dei monitoraggi sulla linea B e proprio sulla C. Più facile, però, che le condizioni siano generalmente più accettabili, nelle metropolitane come nei tram e nei treni, soprattutto quando si tratta di mezzi più nuovi: proprio per questo sono in corso numerosi lavori in questo mese d'agosto.
Le richieste dell'associazione
Dopo aver svolto lo studio, alla fine del report, la richiesta dell'associazione Tutela Utenti Trasporto Pubblico è quella di prendere atto della situazione e installare dei sensori di temperatura e umidità per tenere sotto controllo la situazione. Per viaggiatori e viaggiatrici, soprattutto quelli che rientrano fra i soggetti più fragili, è quello di non utilizzare i mezzi delle ore più calde o, almeno, farlo solo se strettamente necessario e per brevi periodi.