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Via libera al cimitero degli animali domestici, ma “non potranno essere seppelliti con il padrone”

Cimiteri per animali domestici: la legge regionale ora è più vicina, primo sì bipartistan in Commissione Sanità.
A cura di Redazione Roma
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La Commissione Sanità della Regione Lazio ha approvato un testo per regolamentare la nascita di cimiteri per gli animali d'affezione, ovvero animali domestici in primis ovviamente cani e gatti. Il disegno di legge regionale è frutto di due proposte, una avanzata da Fratelli d'Italia l'altra dal Movimento 5 Stelle, unificate in una sola proposta di legge. I cimiteri per gli animali arrivano per "garantire la continuità del rapporto affettivo tra il proprietario e il proprio animale da compagnia anche dopo la morte di quest'ultimo". Per arrivare in fondo, e portare la legge in aula, bisognerà attendere il parere positivo della Commissione bilancio poi si potrà procedere all'approvazione, che appare scontata essendo stata recepita in maniera assolutamente trasversale agli schieramenti.

Quella di avere luoghi dove poter seppellire il proprio animale è una richiesta che da anni viene avanzata da cittadini e associazioni ambientaliste, e ora questa richiesta potrà diventare realtà. Bocciata però la possibilità che l'animale di compagnia, di qualunque taglia sia, possa essere tumulato assieme al suo padrone. Niente animali nei cimiteri destinati agli esseri umani dunque, ma su questo Fabrizio Ghera di Fratelli d'Italia promette battaglia in aula, secondo quanto dichiarato a Repubblica.

Casa Rosa: il cimitero degli animali di Roma

A Roma oggi esiste un cimitero per animali in zona Portuense, è Casa Rosa e ha un secolo di storia. Si tratta di un giardino privato di circa 1500 metri quadri e viso sono attualmente seppelliti ottocento animali. È gestito da Luigi Molon che ha ereditato l'attività dal padre. Qui riposano tra gli altri gli animali domestici che furono di: Benito Mussolini (Antonio Molon curava proprio gli animali domestici del dittatore italiano), di Anna Magnani, Federico Fellini, Peppino De Filippo, Brigitte Bardot e Sanro Pertini.

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