Vespa Orientalis, ancora una segnalazione: nido con oltre 150 insetti all’Aurelio
Un moderno Ghostbuster, che viene chiamato in caso di emergenza e accorre per risolvere i problemi: solo che in questo caso non ci sono fantasmi dalle forme strane, ma sciami di api e vespe. E al posto di Peter Venkman, Raymond Stantz ed Egon Spengler, ad arrivare a sirene spiegate (metaforicamente) è Andrea Lunerti, zoologo esperto nella cattura degli animali che opera tra Roma e provincia e interviene per mettere in sicurezza le abitazioni dalle api, portandole nel suo Rifugio del Lupo a Morlupo.
Il suo telefono ha squillato anche nella giornata di domenica 6 agosto, quando è stato chiamato per “neutralizzare” un nido molto grande di circa 150 vespe Orientalis, nel quartiere Aurelio.
L'ultima chiamata dal quartiere Aurelio
Dopo gli episodi passati a Monteverde, Tiburtino, Appio Tuscolano, l’allarme questa volta arriva dal quartiere Aurelio. Pochi giorni fa, infatti, il papà di una famiglia residente nella zona ha notato delle vespe nella stanza della figlia. Preoccupato per la potenziale minaccia che queste avrebbero potuto rappresentare per la piccola, ipersensibile, ha immediatamente allertato l’amministratore di condominio, che ha convocato l’esperto Andrea Lunerti.
A quel punto, una volta indossata la tuta, lo zoologo ha cominciato a rompere una parte della parete per “smascherare” il vespaio sottostante: aperto un varco, Lunerti ha infilato la mano (ovviamente protetta) e ha scattato una foto per vedere all’interno: il cellulare ha mostrato la presenza di un nido con circa 150 vespe. E non solo, queste avevano costruito il loro rifugio in un luogo alquanto insolito: all’interno dello scomparto dove scorrono i nastri della serranda, attraverso un’intercapedine. Al via quindi le operazioni di smantellamento del vespaio e di cattura e recupero degli insetti: l’ape Regina è stata trasferita nel suo Rifugio del Lupo, la stanza della bimba messa in sicurezza.
Sono sempre più frequenti gli avvistamenti nella Capitale di esemplari di Vespa Orientalis: “Continua il nostro impegno, la vespa Orientalis si espande dal quartiere Aurelio alla Piramide. Sempre più siti domestici e sempre meglio nascoste”, scrive Lunerti sul suo profilo Facebook. Infatti, complici anche le particolari condizioni meteo degli scorsi mesi – con frequenti piogge e temperature insolitamente basse rispetto agli standard di maggio e giugno – questi esemplari potrebbero aver modificato in parte le loro abitudini, prediligendo nuovi luoghi per costruire i loro vespai. “Dannose per l'apicoltura e pericolose per l'uomo – continua la spiegazione – continuano la loro conquista dei meandri della Capitale imparando sempre meglio a sfruttare ogni risorsa alimentare e strutturale”. Non solo: a Roma il problema dei rifiuti potrebbe rappresentare una delle cause della sempre maggiore diffusione di questi esemplari.