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Vespa orientalis a Roma, scoperto un nido nell’abitazione di un papà con due bambine all’Appio

Le vespe orientali hanno iniziato a fare un nido nell’abitazione di un papà con due bambine all’Appio Tuscolano. Chiamato l’esperto, sono state rimosse. Ma quanto sono pericolose?
A cura di Alessia Rabbai
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Le vespe orientali a Roma, avevano iniziato a costruire il loro nido all'interno di un'abitazione nel quartiere Appio Tuscolano, nel quadrante Sud della Capitale. Avevano scelto l'appartamento in cui abita un uomo con due bambine di un anno e mezzo e di quattro anni. Il papà, quando si è accorto della presenza degli insetti, è subito corso ai ripari, chiamando l'etologo ‘acchiappa animali' Andrea Lunerti.

"Le ho viste entrare sotto la serranda" ha raccontato l'uomo al telefono con l'esperto, preoccupato che gli insetti potessero costituire un pericolo per le sue bambine. Si trattava di un nido la cui costruzione era cominciata da poco, dunque non di grandi dimensioni e non c'erano molti esemplari. L'esperto l'ha rimosso, mettendo l'abitazione in sicurezza. Lunerti qualche giorno fa è intervenuto in zona Giustiniana su richiesta della madre superiora nel convento della Congregazione Figlie del Calvario, per rimuovere quindici favi e settantamila api dall'intercapedine. In quel frangente le api sono state aspirate e portate nel rifugio del Lupo a Morlupo.

La Vespa orientalis è pericolosa?

Della vespa orientale si è spesso parlato in maniera allarmistica, specialmente quando questi insetti fanno il nido nei centri urbani in prossimità delle abitazioni e ci ritroviamo a contatto con loro. Spesso complice la narrazione sbagliata che ne viene fatta, è definita come una specie aliena quando invece non lo è. Si tratta infatti di un normale calabrone presente in Italia, ma non è più aggressivo né più pericoloso rispetto agli altri imenotteri. La pericolosità tossina iniettata dall'insetto è soggettiva e bisogna prestare particolare attenzione in caso di persone allergiche. In questi casi anche la puntura di un'ape può portare allo choc anafilattico, con conseguenze molto gravi.

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