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Pittura rossa sulla Scalinata di Trinità dei Monti: fermati sei attivisti di Bruciamo Tutto

La scalinata di Trinità dei Monti di Piazza di Spagna a Roma è stata imbrattata con della pittura rossa. È il blitz delle attiviste di Bruciamo tutto, che dopo l’azione sospesa di ieri, sono tornate nell’area del tridente. Sei i fermati.
A cura di Alessia Rabbai
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Attivisti e attiviste di Bruciamo tutto sulla Scalinata di Trinità dei Monti
Attivisti e attiviste di Bruciamo tutto sulla Scalinata di Trinità dei Monti

Attiviste e attivisti di "Bruciamo tutto" hanno imbrattato con della pittura rossa la scalinata di Trinità dei Monti a Roma. Il blitz è c'è stato nella mattinata di oggi, mercoledì 26 giugno, a Piazza di Spagna, nel cuore del centro storico. Intorno alle ore 10 gli attivisti sono saliti silenziosamente sulla scalinata, confondendosi tra i passanti. Una ragazza ha cacciato un urlo, per attirare l'attenzione e subito è stata fatta colare quella che – come spiegato dagli attivisti – è pittura per bambini, lungo i gradini, dall'alto verso il basso. Poi gli attivisti hanno srotolato uno striscione. Gli agenti della polizia locale di Roma Capitale del I Gruppo Centro Storico, che si trovavano nelle vicinanze, li hanno bloccati pochi attimi dopo, ponendo fine alla protesta davanti agli occhi di decine di turisti increduli.

Sei fermati per la pittura rossa sulla scalinata di Trinità dei Monti

Sono sei le persone che sono state identificate e fermate per aver imbrattato la scalinata di Trinità dei Monti a Piazza di Spagna. I vigili urbani hanno avvisato il personale della Sovrintendenza di quanto successo, che si occuperà della pulizia e la valutazione di eventuali danni recati al monumento. Nel frattempo la scalinata è stata transennata. Presenti sul posto anche gli agenti della Polizia di Stato.

Per pulire la scalinata sono state necessarie due squadre interventi speciali di Ama. Il personale del pronto intervento aziendale ha lavorato in stretto coordinamento con la polizia locale e la Sovrintendenza capitolina, utilizzando idropulitrici speciali con getto di acqua calda, per non danneggiare gli storici gradini.

Ieri fermati sette attivisti con 20 litri di pittura rossa

Le attiviste e gli attivisti di "Bruciamo tutto" avevano già provato a mettere in atto la protesta ieri, ma gli agenti della polizia di Stato li hanno fermati in sette nell'area del tridente, sequestrando due taniche contenenti ben 20 litri di pittura rossa. Sarebbe stata presumibilmente utilizzata per un'azione non violenta, blitz che ieri è fallito, per l'intervento dei poliziotti. Ma gli attivisti non si sono scoraggiati e già il giorno seguente sono tornati in azione, riuscendo stavolta a mettere in atto la protesta davanti a decine di turisti, che stamattina passeggiavano in una delle piazze più famose del mondo.

Per cosa protestano gli attivisti di Bruciamo tutto

Gli attivisti e le attiviste di "Bruciamo tutto" protestano per chiedere al governo un miglioramento del già esistente reddito di libertà, un contributo pro capite su base mensile per un massimo di dodici mesi alle donne che hanno subito o subiscono violenza, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali. "Non è più possibile che una persona socializzata come donna muoia per una violenza causata dal patriarcato" spiega un'attivista in protesta sulla scalinata di Trinità dei Monti.

"Questo è il sangue della violenza sulle quaranta persone socializzate come donne, che sono morte, uccise dopo Giulia Cecchettin – spiega un'altra attivista, facendo riferimento al significato della pittura rossa – Ben quaranta femminicidi dall'11 novembre, dalla morte di Giulia e che sono passati sotto silenzio. Invitiamo tutte le realtà, femministe e transfemministe a mobilitarsi con noi il 6 luglio 2024 alle ore 18 a San Lorenzo. Ci incontreremo per una vertenza per una misura di sostegno economico alle persone che subiscono violenza nelle proprie case".

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