“Venite o mi uccido”: tenta di tagliarsi la gola con una bottiglia rotta, i carabinieri lo salvano
"Venite o mi uccido" è la segnalazione che è arrivata ai carabinieri della Compagnia di Ronciglione da parte di un uomo di quarantasei anni di origine marocchina, che aveva intenzione di togliersi la vita. È successo la notte tra giovedì 18 e venerdì 19 gennaio nel Comune di Caprarola, in provincia di Viterbo. Un episodio che sarebbe potuto finire in tragedia, ma grazie all'intervento dei militari dell'Arma si è concluso al meglio. I militari arrivati in una manciata di minuti hanno bloccato e disarmato l'uomo, mettendolo al sicuro e lo hanno salvato.
Minacciava di uccidersi con una bottiglia rotta
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri il militare in servizio alla centrale operativa ha ricevuto la segnalazione al Numero Unico delle Emergenze 112 di un uomo che minacciava di uccidersi. Subito ha dato le indicazioni ad una pattuglia dell’aliquota radiomobile che si trovava in servizio sul territorio per i controlli. I carabinieri hanno raggiunto l'abitazione in cui si trovava l'uomo.
L'uomo bloccato, sedato e portato in ospedale
Il quarantaseienne era in stato di alterazione psicofisica, stringeva in mano una bottiglia di vetro rotta con la quale ha detto che voleva tagliarsi la gola. I militari sono riusciti a fermarlo usando lo spray al peperoncino, poi lo hanno bloccato, disarmandolo. Nel frattempo sul posto è intervenuto anche il personale sanitario in ambulanza, che ha sedato l'uomo e lo ha preso in carico, trasportandolo con urgenza all'ospedale Belcolle di Viterbo. Arrivato al pronto soccorso il paziente è stato sottoposto alle cure del caso. Da quanto si apprende fortunatamente le sue condizioni di salute non destano particolare preoccupazione.