Venditti premiato in Campidoglio non si unisce al coro di vip contro Roma: “Amo anche le sue buche”
Ricevuto in Campidoglio Antonello Venditti a cui il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha consegnato la Lupa Capitolina, massimo riconoscimento nella capitale, che simboleggia il legame potente fra la città e i suoi abitanti. E Venditti, con il suo repertorio che elogia l'Urbe, con la capitale ha un rapporto speciale. Rispetto agli altri vip romani, che spesso condannano la capitale per tutti i suoi difetti, però, è l'unica voce fuori dal coro: lui Roma continua ad amarla, nonostante tutto.
"La amo in tutte le sue forme – ha spiegato una volta ricevuta la statuetta – Ho una vocazione che mi fa amare questa città". Il suo affetto non viene a mancare neanche quando si trova davanti alle mancanze di Roma davanti alle quali non si possono chiudere gli occhi.
"Siamo arrivati ad amare le buche di Roma, sono parte della nostra vita, ci facciamo crescere i fiori", ha detto, cercando di trovare il buono anche nelle caratteristiche negative che si trovano in città. "Se sei romano, Roma è facile sia da amare che da odiare – ha continuato – Il fatto è che non sopportiamo le critiche altrui. Questa invece è una città amatissima, sebbene noi pensiamo sia odiata e oggetto di odi razziali".
E poi ha invitato la cittadinanza a rispettarla di più: "Dobbiamo rispettarla di più, i romani devono dare di più. Vogliamo fare Roma great again", ha concluso poi, parafrasando le parole su cui si è sempre basata, fin dalla prima volta, la campagna del neoeletto presidente Trump.
"Con questa onorificenza, la nostra città ha voluto celebrare un uomo che, con la sua musica, ha dato voce ai sogni, alle emozioni e alle storie dei romani, interpretando con autenticità l'identità di Roma – ha commentato Svetlana Celli, la presidente dell'Assemblea Capitolina che ha affiancato il sindaco Gualtieri oggi – Ha saputo raccontare Roma e il suo spirito. Quest’anno, inoltre, ricorre il quarantesimo anniversario di Notte prima degli esami, divenuta un inno per generazioni di studenti. Per non parlare degli altri brani che da sempre rendono immortale Roma, come Roma Capoccia, Grazie Roma e tanti altri.