Vende all’asta libri ricevuti in eredità: fra loro scoperto manoscritto rubato del 1633

Aveva posto in vendita in una nota casa d'aste fiorentina ciò che aveva ricevuto in eredità: è così che ha scoperto che quello che sembrava soltanto essere un manoscritto antico è in realtà una preziosa testimonianza storiografica del XVII secolo, rubato da una chiesa di Roma.
La scoperta è stata fatta dai carabinieri di Firenze che hanno individuato l'oggetto nel corso di uno dei controlli quotidiani del mercato d'antiquariato: oltre al manoscritto, sono stati sequestrati alcuni lotti di beni bibliografici e archivistici per un totale di 100mila euro. Trattandosi di un bene ricevuto in eredità, la persona che lo aveva messo in vendita è risultata estranea all'illecito.
Il manoscritto rubato
Si tratta di un prezioso manoscritto antico graduale miniato risalente al 1633. Di grandi dimensioni, come si intuisce anche dalla foto in apertura, contiene al suo interno capilettera istoriati e figurati da padre Francesco da Ischia per il Cardinale Scipione Borghese. Per accertarne l'autenticità, l'oggetto è stato analizzato e valutato anche da una studiosa storica dell’arte esperta del settore che ne riconosceva stile e autore.

Era stato trafugato dalla Chiesa di Santa Maria del Gesù in un'epoca imprecisata e nella tarda mattinata di oggi, giovedì 24 novembre, è stato finalmente restituito presso il Centro Culturale dei Frati Minori della Provincia di San Bonaventura presso l’Ara Coeli a Roma.
La restituzione del prezioso manoscritto
Il manoscritto è stato recuperato dai carabinieri del nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Firenze, coordinati dalla Procura della Repubblica del Tribunale del capoluogo toscano, che oggi lo hanno restituito al Ministro Provinciale dei Frati Minori, in rappresentanza della Provincia di San Bonaventura dei Frati Minori.