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Elezioni comunali Roma 2021

Veloccia, il più votato nel Pd a Roma: “Finita epoca degli urlatori, Gualtieri competente e pacato”

Maurizio Veloccia è stato il candidato consigliere capitolino del Partito democratico che ha conquistato più preferenze, oltre 7mila, insieme a Sabrina Alfonsi. Per quest’ultima si parla di un ruolo in giunta, forse come vicesindaca. Per Veloccia l’ipotesi che sta circolando nelle ultime ore è quella di affidargli la vicepresidenza della Città Metropolitana, anche se il diretto interessato, in un’intervista rilasciata a Fanpage.it, ha smentito questi rumors.
A cura di Enrico Tata
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Maurizio Veloccia è stato il candidato consigliere capitolino del Partito democratico che ha conquistato più preferenze, oltre 7mila, insieme a Sabrina Alfonsi. Per quest'ultima si parla di un ruolo in giunta, forse come vicesindaca. Per Veloccia l'ipotesi che sta circolando nelle ultime ore è quella di affidargli la vicepresidenza della Città Metropolitana, anche se il diretto interessato, in un'intervista rilasciata a Fanpage.it, ha smentito questi rumors: "Potrà sembrare una risposta reticente, ma non lo è: ci sarà il tempo da parte del sindaco di comporre la giunta, poi ci saranno delle riunioni di gruppo con il nostro partito, con i nostri eletti e lì si capirà insieme al sindaco i ruoli da affidare a ciascuno, sulla base del consenso elettorale raccolto, ma soprattutto sulla base delle competenze, delle esperienze, delle aspettative personali, cioè di come ciascuno ritiene di potersi spendere al meglio per questa città. Leggo le ricostruzioni sui giornali e alcune ovviamente mi fanno piacere, perché significa che un po' di fiducia nei miei confronti c'è, ma francamente non c'è niente di concreto al momento".

Gualtieri è stato eletto sindaco al ballottaggio conquistando quasi il doppio dei voti ottenuti al primo turno. Come giudica questo dato?

Gualtieri in campagna elettorale ha dimostrato di essere una persona competente, preparata, pacata, non un urlatore. E, forse, visti anche gli altri sindaci eletti in questa tornata si capisce che la stagione degli urlatori sta passando, i cittadini vogliono sindaci pacati, che risolvono i problemi, che conoscono a fondo le questioni amministrative, che hanno esperienza. Noi Gualtieri lo conosciamo e lo conoscevamo e conoscevamo le sue qualità. Sono contento del fatto che adesso lo stanno scoprendo e lo scopriranno anche tutti i romani.

Un voto segnato però anche da un astensionismo record….

Sono anni che osserviamo una progressiva riduzione dell'affluenza alle urne e questo è un tema nazionale. Ma ovviamente c'è anche un tema specificamente romano, che ci deve fare preoccupare tutti. Laddove c'è una partecipazione alle urne ridotta, noi rischiamo di non riuscire a parlare a tutta la città, che significa in pratica che esiste un pezzo della città rassegnato all'idea che non cambi nulla. La prima cosa che dobbiamo fare, in questo senso, è cercare di riconquistare la fiducia nella politica e nella buona amministrazione, dando risposte rapide e cercando di governare bene. Soprattutto dobbiamo riavvicinare i rappresentanti del popolo al popolo, e questo è il compito principale di chi siederà in Assemblea capitolina.  Occorre tornare sui territori, ricostruire un rapporto con la città, soprattutto nei luoghi di sofferenza e di disagio dove prevale la rassegnazione.

In Assemblea capitolina collaborerete con i consiglieri della Lista Calenda e del Movimento 5 Stelle?

Intanto ci sarà una maggioranza ampia e coesa a sostegno di Gualtieri con il Pd come architrave. Poi c'è una opposizione molto articolata con la quale io credo sia assolutamente importante confrontarsi. Ci sono delle questioni che penso superino l'appartenenza valoriale a un partito: ripulire la città non è né di destra né di sinistra, ma anche ripensare il governo della città con nuovi equilibri tra Campidoglio, Municipi, Regione e Città Metropolitana. Sono argomenti così importanti e strutturali che non hanno un colore politico. L'onere della proposta spetta alla giunta e alla maggioranza, certamente, ma su questo credo sia importante aprire un dialogo proficuo per esempio con chi ha amministrato in questi anni, e cioè Virginia Raggi e i 5 Stelle.

Prima presidente del Municipio XI, poi l'esperienza in Regione con Zingaretti. Cosa porta con sé di queste esperienze?

L'entusiasmo di ritornare a occuparmi della mia città dopo aver svolto il ruolo di presidente di municipio e poi aver visto dalla Regione le tante occasioni sprecate dall'amministrazione Raggi in termini di fondi, progetti e bandi. E proprio questo mi fa dire che la sfida è certo difficilissima, ma non è impossibile rilanciare la città proprio perché ci sono tante occasioni. L'importante è non sprecarne più e quindi dare una mano affinché la città rinasca, con la consapevolezza dei problemi, ma anche delle enormi opportunità che ha Roma. Ci sarà forse l' Expo, arrivano le risorse del Pnrr, il  Giubileo. La possibilità di far arrivare tante risorse c'è e bisogna avere tante idee e tanti progetti e da oggi stesso bisogna mettersi a lavoro.

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