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Madonna di Trevignano, news su Gisella Cardia

Veggenti, imbonitrici e fattucchiere: la psicologa spiega perché riescono a manipolare le persone

Fanpage.it ha intervistato Grazia Attili, professore emerito di Psicologia dell’Università di Roma su apparizioni divine e altri fenomeni paranormali, per capire quali meccanismi scattano nella psicologia di chi crede a veggenti, santoni, imbonitrici e fattucchiere e a come fare per proteggersi dalle truffe.
A cura di Alessia Rabbai
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Sul caso di Gisella Cardia e delle presunte apparizioni della Madonna a Trevignano Romano ai carabinieri della Compagnia di Bracciano è arrivata una nuova querela per truffa nei confronti della santona e di suo marito da parte di un ex fedele che le ha donato volontariamente 123mila euro, perché per anni convinto che ciò che la veggente siciliana diceva fosse vero. Fanpage.it ha intervistato Grazia Attili, professore emerito di Psicologia dell'Università di Roma La Sapienza, autore per Il Mulino di vari libri di successo tra i quali ‘Il Cervello in Amore' e ‘Psicologia Sociale'.

Ci ha spiegato come credere nelle apparizioni, nel paranormale e nei fenomeni extraterrestri risponda ad un bisogno profondo che gli esseri umani hanno di controllare la realtà e il loro destino, così che quando, per varie ragioni, che possono essere economiche, sociali, psicologiche,  non si riesce a prevedere cosa può accadere alla propria vita, si pensa di poterlo fare attraverso ciò che è occulto.  Non è un caso che a credere nel paranormale siano le persone più fragili.

Professoressa, cosa scatta nella mente di chi crede a veggenti, santoni e fattucchiere?

Scattano meccanismi mentali ampiamente studiati dagli psicologi che si occupano della persuasione. Meccanismi che sono innati e che vengono fatti scattare facilmente anche dai teleimbonitori, per convincere le persone a comprare prodotti che promettono cure o risultati ‘miracolosi' ma in realtà impossibili da raggiungere. Un meccanismo importante, che si presenta  quando si parla ad esempio di apparizioni, è quello che viene detto "bisogno di chiusura cognitiva': gli eventi vengono riproposti nel tempo e non si concludono mai, lasciano nel dubbio che si verifichino oppure no, viene creata un'attesa, che fa rimanere agganciati a quel fenomeno.

Quali sono in genere le caratteristiche di chi crede a veggenti e imbonitori?

Sono tendenzialmente persone fragili, con problemi personali, che stanno male o sono sole, così che hanno un forte bisogno di sentirsi protette da una qualche entità superiore. Ma si tratta anche di persone che hanno bisogno di vedersi diverse dagli altri e in qualche modo in grado di osare, di percepire un'immagine di se stessi audace, che va al di là di ciò che pensano gli altri. Un altro bisogno che crea il successo di chi cerca di manipolare gli altri è quello di appartenenza: l'essere umano per natura ha infatti necessità di sentirsi di far parte di un gruppo ampio. Più persone credono in un fenomeno e si identificano in un gruppo, tanto più il manipolatore ha successo. Poi c'è il bisogno di coerenza con se stessi, così che si  continua a credere anche quando l'apparizione non si verifica, o il risultato non viene ottenuto.

Com'è invece il profilo di veggenti, santoni, fattucchiere, maghi ed altri?

Utilizzano più o meno consapevolmente un linguaggio verbale e paraverbale ammaliante e persuasivo. Parlano in maniera esaltata, spesso proponendosi come vittime di accuse che non meritano. L'attesa stessa dell'apparizione,  o di un qualche fenomeno occulto, comunicare che  può verificarsi oppure no, è una vera e propria tecnica manipolativa. Con la loro forte e determinata personalità  maghi e fattucchiere rispondono inoltre ad un altro bisogno umano, quello di avere un capo: chi propone fenomeni incontrollabili come le apparizioni si presenta come un ‘leader'. Essendo gli esseri umani per natura gregari, è facile che seguano chi stimola la  curiosità e lo spirito di avventura e che al tempo stesso fa sentire protetti, rassicurati.

Quali sono i campanelli d'allarme ai quali fare attenzione per non cadere nelle trappole dei truffatori?

Quando ci si trova difronte ad informazioni molto esagerate e non verificabili  rispetto a quello che ci si aspetta nella realtà, quando qualcosa viene presentato o proposto con un modo di parlare molto emotivo e molto forte.  C'è inoltre da tenere a mente che chi manipola lo fa principalmente per soldi, dunque è bene non fidarsi delle circostanze nelle quali viene chiesto denaro o si è spinti ad acquistare gadget, santini, statuette o pomate "miracolose".

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