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Omicidio Marco Vannini

Vannini, Federico Ciontoli in un video: “L’arma funzionava male, per quello non ho sentito lo sparo”

In un nuovo video pubblicato su Facebook, Federico Ciontoli spiega perché sostiene di non aver sentito lo spato che ha ucciso Marco Vannini, paragonandolo a un “oggetto pesante che cadeva”. “Ci alzammo sono perché fu Viola a convincermi per il passeggiare e il vociare che a quell’ora di domenica era anomalo”.
A cura di Natascia Grbic
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"Mi si chiede sempre com'è possibile che io non abbia sentito lo sparo: ma quello non fu uno sparo standard, l'arma era malfunzionante e sembrava più un oggetto pesante che cadeva per terra. Per questo all'inizio nemmeno mi sono alzato". Lo ha dichiarato Federico Ciontoli in un video su Facebook che ha deciso di pubblicare per rispondere alle domande delle persone sulla notte dell'omicidio di Marco Vannini, avvenuto tra il 17 e il 18 maggio 2015. La prima, è come abbia fatto a non sentire lo sparo dato che anche lui si trovava all'interno dell'abitazione. "Quella sera avevo appena finito di studiare, l'ultima volta che avevo visto l'orologio erano le 23.15 – aggiunge – Raggiunsi Viola a letto e ci mettemmo a vedere un cartone animato. Era una domenica normale come tutte le altre, non avrei mai potuto immaginare che sarebbe successa una cosa del genere". Poco dopo, lo sparo. "Il rumore fu sordo, come un oggetto molto pesante che cade, tanto che all'inizio non mi alzai perché non ero nemmeno sicuro fosse caduto in casa mia. Avevo la porta chiusa, la mia stanza è la più lontana dal bagno, e i muri sono talmente sottili da poter ascoltare i dialoghi nelle case vicine. Ci alzammo sono perché fu Viola a convincermi per il passeggiare e il vociare che a quell'ora di domenica era anomalo".

Ciontoli: "Nemmeno i vicini hanno sentito lo sparo"

Federico Ciontoli sostiene che nemmeno i vicini hanno sentito lo sparo. "Tra loro c'erano anche dei militari", dice il ragazzo. E sostiene che quello non era un colpo di pistola standard. "Sapevo che mio padre aveva delle armi in casa ma non ho mai chiesto di vederle perché non mi interessava nulla – continua – La possibilità che quello fosse uno sparo per me era zero. Comprendo che mi si dice che è impossibile, ma non sono considerate le condizioni particolari in cui il fatto è avvenuto. Dalle perizie è emerso che l'arma era difettosa, maltenuta e malconservata, che era sporca, i proiettili vecchi del 1992 erano dentro dal 2007, quindi da otto anni. Dire che il rumore era standard è trascurare questi aspetti". Un'altra cosa che nel corso del tempo è stata chiesta a Federico Ciontoli è come mai non abbia sentito l'odore dello sparo. "Nelle mie narici non sono state trovate particelle di polvere da sparo – conclude – E a oggi non saprei nemmeno riconoscerne l'odore".

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