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Valori di diossina sopra limiti dopo gli incendi a Roma, procura indaga per reati ambientali

Intanto l’Arpa Lazio fa sapere che i valori delle diossine sono nettamente in calo e adesso sono soltanto lievemente oltre i limiti indicati.
A cura di Enrico Tata
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La procura di Roma acquisirà i dati registrati dall'Arpa Lazio in seguito agli incendi scoppiati nelle ultime settimane a Roma. Dopo quello divampato al Parco di Centocelle, i valori di diossina raccolti dalle centraline installate nelle vicinanze del rogo erano circa 30 volte superiori al limite fissato dall'Organizzazione mondiale per la sanità. Gli inquirenti stanno ipotizzando anche reati ambientali e in questo senso la Forestale effettuerà sul campo una serie di indagini.

Valori diossine nettamente in calo a Roma

Intanto l'Arpa Lazio fa sapere che i valori delle diossine sono nettamente in calo e adesso sono soltanto lievemente oltre i limiti indicati.  "I dati rilevati sono stati comunicati alla Asl di riferimento. Come previsto la situazione è in netto miglioramento: i valori, dopo l'incendio che ha colpito la zona di Centocelle, stanno tornando alla normalità", ha dichiarato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio.

Il presidente del Municipio VII di Roma, Francesco Laddaga ha definito "confortanti" gli esiti delle nuove analisi di Arpa Lazio che si riferiscono alla situazione di domenica, cioè il giorno successivo al grosso incendio del Parco di Centocelle. "I dati dimostrano un notevole abbattimento dei valori degli agenti nocivi nell'aria gia' nella giornata di domenica, con valori di poco superiore ai limiti indicati dall'Oms", ha commentato Laddaga.

In pratica il campione prelevato nella serata di sabato, giorno dell'incendio, mostrava livelli di diossina ampiamente superiori al valore di riferimento per quanto riguarda la centralina più vicina all0incendio, quella di via Saredo. Il giorno successivo, domenica 10 luglio, con l'incendio già spento, i valori erano significativamente inferiori al primo valore e di poco superiori rispetto al valore di riferimento. "Si tenga presente che i rilevatori sono immediatamente a ridosso dell'area interessata dalle fiamme, quindi nella zona di maggior concentrazione", ha spiegato Laddaga facendo riferimento al report dell'Arpa.

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