Vaiolo delle scimmie, nuovo caso a Roma: è una persona tornata dalle Canarie
Un nuovo caso di vaiolo delle scimmie è stato accertato dall'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma. Lo ha comunicato l'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato. "Ho avuto notizia di un sesto caso di vaiolo da scimmie preso in carico dall’Istituto Spallanzani con un link di ritorno dalle Canarie. Attualmente sono quattro i ricoverati tutti in buone condizioni cliniche. Uno è seguito a domicilio. L’altro è il caso toscano. Prosegue l’indagine epidemiologica. Nessun allarme, ma il sistema di sorveglianza infettivologica è in stato di massima attenzione".
Avviato il contact tracing per i casi di vaiolo delle scimmie
Al momento non si hanno casi autoctoni, fanno sapere gli esperti. Tutti i casi registrati in Italia (di cui quattro a Roma, uno ad Arezzo e l'altro a Milano) hanno un link con l'estero. Le persone contagiate sono in buone condizioni cliniche ma dovranno rispettare un isolamento di almeno ventuno giorni, proprio come accadeva per il covid prima dei vaccini. Non possono avere contatti con l'esterno. L'Organizzazione mondiale della Sanità si è detta fiduciosa nel riuscire a fermare la diffusione del virus prima che diventi endemico. Il vaiolo delle scimmie, infatti, non è un virus sconosciuto come lo era il coronavirus.
"Non sappiamo se il virus è mutato"
"Non sappiamo ancora se il virus del vaiolo delle scimmie è mutato ma possiamo dire che questo è un virus a Dna fra i più grandi conosciuti, che il tasso di mutazione è molto più basso rispetto ai virus a Rna e quindi è un virus molto stabile. Non abbiamo ancora evidenze che ci sia una mutazione nel virus. Stiamo iniziando a raccogliere informazioni, convocheremo i nostri gruppi di virologi e altri esperti che discuteranno proprio questa cosa sulla base della sequenza del genoma virale di alcuni dei casi rilevati", ha dichiarato Rosamund Lewis, dell'Oms.