Vaiolo delle scimmie, ancora un caso a Roma: è una persona rientrata dalla Germania
Ancora un nuovo caso di vaiolo delle scimmie a Roma. Si tratta di una persona rientrata dalla Germania e seguita a domicilio nella sua abitazione. Salgono quindi a cinque i casi accertati dall'Istituto nazionale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani. I contatti stretti in isolamento sono sedici. "Sono in corso ulteriori accertamenti", fa sapere in una nota Salute Lazio. Quattro dei cinque casi di vaiolo delle scimmie si trovano a Roma, uno ad Arezzo. In tre sono ricoverati allo Spallanzani. Secondo quanto dichiarato dall'assessore regionale alla Sanità Alessio D'Amato, sarebbero in buone condizioni cliniche. Quattro dei cinque casi accertati sono rientrati di recente dalle Canarie.
"Vaiolo delle scimmie può essere contenuto"
Secondo quanto dichiarato dall'Organizzazione mondiale della Sanità, nei paesi europei e occidentali dove non è ancora endemico, il virus può essere fermato. "Intendiamo bloccare la trasmissione del virus da uomo a uomo e siamo in grado di farlo nei Paesi in cui il vaiolo delle scimmie non è endemico. Questa è una situazione contenibile” ha dichiarato Maria Van Kerkhove, responsabile delle malattie emergenti dell'Oms. Secondo gli esperti, questa sarebbe una situazione totalmente diversa da quella che ci siamo trovati davanti nel 2019 con l'epidemia da coronavirus. Il virus questa volta, infatti, non è sconosciuto.
Per il vaiolo delle scimmie stessi protocolli della covid
Le persone affette da vaiolo delle scimmie devono affrontare un periodo di isolamento di ventuno giorni. "Per loro vengono applicati gli stessi protocolli del Covid: possono ricevere visite ma da dietro un vetro che li scherma – ha dichiarato a Il Corriere della Sera Emanuele Nicastri, direttore della divisione Malattie Infettive dello Spallazani – Ma attuando alcune accortezze, le stesse che conosciamo da due anni. Quindi stanza singola e ben areata, mascherine se si entra in contatto con un convivente, bagno separato."