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Covid 19

Vaccino Johnson, perché il Lazio è l’unica Regione che ci sta puntando per somministrare più dosi

La strategia della Regione Lazio: vaccinare completamente quante più persone sia possibile prima che la variante Delta diventi predominante. Per questo la Regione sta utilizzando anche il vaccino Johnson&Johnson: sono stati organizzati tour vaccinali in camper, anche vicino alle spiagge, e ‘Open Night’ a Roma.
A cura di Enrico Tata
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In Regione Lazio la parola d'ordine è una sola: accelerare a tutti i costi la campagna vaccinale per farsi trovare pronti quando la variante Delta del virus Sars-CoV-2 diventerà predominante. Tra tre o quattro settimane, ha previsto l'assessore D'Amato, i casi giornalieri potrebbero cominciare crescere nuovamente proprio in virtù della sua diffusione. E allora per quella data occorrerà aver completato l'immunizzazione della gran parte dei cittadini e soprattutto degli anziani. La variante indiana, o Delta, infatti, sembra essere in grado di ‘bucare' una dose di vaccino, ma non la vaccinazione completa, con entrambe le dosi (soprattutto per quanto riguarda l'ospedalizzazione). Tra l'altro, ha ricordato oggi D'Amato nel corso di una visita all'Istituto Spallanzani, la Johnson&Johnson ha annunciato che nuovi dati dimostrerebbero che il suo vaccino monodose contro il Covid-19 abbia generato "un'attività forte e persistente" contro la variante Delta.

Lazio accelera vaccinazioni contro rischio variante Delta

L'obiettivo della Regione Lazio è raggiungere entro l'8 agosto il 70 per cento della popolazione laziale completamente vaccinata. E per questo D'Amato sta cercando di utilizzare tutti i vaccini al massimo delle possibilità, anche Johnson&Johnson e AstraZeneca. Per quanto riguarda il secondo, è stato inviato un sms ai cittadini Under 60 che devono avere il richiamo con AstraZeneca in cui viene proposto loro di anticipare la seconda dose a 56 giorni (e non a 77). Su Johnson&Johnson la strategia è ancora più forte e decisa: sono stati organizzati tour vaccinali nei piccoli comuni, vicino alle spiagge del litorale e ‘Open Night' a Roma per cercare di convincere gli indecisi e vaccinare quanti più cittadini sia possibile. L'assessore D'Amato è esplicito: "La variante Delta si combatte aumentando la vaccinazione, con tutti i vaccini disponibili. Tutti i vaccini, ovviamente completando il percorso vaccinale, consentono di coprire l'effetto di questa variante. E' importante quindi accelerare. Stiamo promuovendo molto anche in maniera pro attiva Johnson". Nel Lazio, ricordiamo, sono ad oggi ancora 450mila gli anziani che non hanno ricevuto il vaccino oppure non hanno completato il ciclo vaccinale.

Lazio unica Regione che sta puntando su vaccino J&J

Il Lazio è praticamente l'unica Regione che sta vaccinando i ‘giovani' con Johnson&Johnson. E lo sta facendo nonostante il parere del Comitato tecnico scientifico, che ha invitato le Regioni a preferire la somministrazione di questo vaccino sulla popolazione con più di 60 anni. Per AstraZeneca, invece, il ministero della Salute ha obbligato le Regioni ad utilizzarlo sugli Over 60, ma ha in seguito rivisto questa posizione: dietro firma di consenso informato, coloro che hanno ricevuto AstraZeneca come prima dose, possono riceverlo anche per il richiamo. Come detto, il Lazio è praticamente l'unica Regione italiana che sta puntando forte sull'immunizzazione con Johnson&Johnson: nelle ultime due settimane di giugno il 92 per cento delle dosi di questo vaccino andate ad under 60 è stato somministrato nel Lazio.

Dosi somministrate agli Under 60 negli ultimi 10 giorni
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