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Covid 19

Vaccino Covid, nel Lazio saranno anticipati tutti i richiami di AstraZeneca: “Variante Delta corre”

Anticipati i richiami del vaccino AstraZeneca nel Lazio. “È necessario correre più della variante Delta e utilizzare tutti i vaccini a disposizione completando il percorso vaccinale”, le parole dell’assessore regionale Alessio D’Amato, che fa riferimento ai dati su questa variante registrati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
A cura di Enrico Tata
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Nel Lazio tutti i richiami con il vaccino AstraZeneca verranno anticipati a partire dal mese di luglio. La Regione Lazio ha informato che i cittadini riceveranno presto un messaggio con la nuova data. La decisione di anticipare la data del richiamo è stata presa a causa della diffusione della variante Delta del virus Sars-CoV-2: "È' necessario correre più della variante Delta e utilizzare tutti i vaccini a disposizione completando il percorso vaccinale", le parole dell'assessore regionale Alessio D'Amato, che fa riferimento ai dati su questa variante registrati dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

Quando verrà somministrato il richiamo AstraZeneca nel Lazio

Ricordiamo che il richiamo di AstraZeneca veniva somministrato a tre mesi di distanza dalla prima dose. In seguito alla decisione del ministero di vietare i richiami con questo vaccino sulla popolazione under 60, è stata inizialmente disposta la somministrazione della seconda dose con uno dei due vaccini a mRna disponibili, cioè Pfizer e Moderna, nello stesso intervallo di tempo. È stata poi autorizzata la possibilità, dietro firma di consenso informato da parte del paziente, di ricevere il richiamo con il vaccino AstraZeneca. Infine oggi, come detto, la Regione ha deciso di anticipare i tempi dei richiami AstraZeneca (non più, quindi, a tre mesi dalla prima dose) per velocizzare il completamento del ciclo vaccinale a causa della diffusione della variante Delta.

I dati dell'Ecdc su variante Delta a cui fa riferimento D'Amato

L'assessore D'Amato, come anticipato, ha fatto riferimento ai dati diffusi oggi dagli esperti dell'Ecdc, il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. Secondo l'Ecdc, c'è una "altissima probabilità" che la variante Delta diventi dominante a breve nell'Unione Europea. Si prevede che entro l'inizio di agosto il 70 per cento delle nuove infezioni da coronavirus in Europa sarò causato da questa variante. Entro fine agosto questa percentuale salirà al 90 per cento. Secondo gli studi, questa variante del virus Sars-CoV-2 è del 40/60% più trasmissibile rispetto alla variante Alpha o inglese (che è predominante in Italia al momento).

L'Ecdc invita a non allentare troppo le misure anti Covid, che invece dovrebbero essere mantenute a "un livello sufficiente a contenere la trasmissione comunitaria della variante Delta fino a quando quote maggiori della popolazione non saranno completamente vaccinate, al fine di evitare una recrudescenza dei casi con un possibile aumento dei ricoveri e della mortalità". Secondo gli esperti, "qualsiasi allentamento, durante i mesi estivi, del rigore delle misure non farmaceutiche che erano in atto in Unione Europea e Spazio economico europeo all'inizio di giugno potrebbe portare a un rapido e significativo aumento dei casi giornalieri in tutte le fasce d'età, con un aumento associato dei ricoveri e dei decessi, che potrebbero raggiungere gli stessi livelli dell'autunno del 2020 se non verranno prese misure aggiuntive".

Per questi motivi gli esperti del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie esortano i governi europei a completare nel più breve tempo possibile il ciclo vaccinale: "La vaccinazione completa di tutti i gruppi ad aumentato rischio di Covid grave dovrebbe essere ottenuta il prima possibile per ridurre il pericolo di ricoveri e decessi".

L'assessore D'Amato ha per questo deciso di anticipare tutti i richiami di AstraZeneca e di sacrificare l'inizio delle vaccinazioni dai pediatri per la fascia d'età 12-16 anni, che cominceranno soltanto dopo Ferragosto.

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