Vacanze in sicurezza per i bambini e coronavirus: i consigli dei pediatri del Bambino Gesù
Un vademecum per passare un'estate di vacanze dopo i mesi del lockdown, non facendo rinunciare bambini e ragazzi alla socialità e al divertimento, ma senza abbassare la guardia nei confronti del rischio di contagio da coronavirus. Lo hanno stilato nell'ultimo numero di ‘A Scuola di salute' i medici dell'ospedale pediatrico di Roma Bambino Gesù, punto di riferimento nel Lazio e a livello nazionale per la lotta al Covid-19 e nella cura dei pazienti bambini o giovanissimi.
Prima di tutto è necessario rispettare le regole di base, quelle raccomandata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità: "Per proteggersi è necessario mantenere un comportamento responsabile e rispettare le regole di base: distanziamento fisico, uso corretto delle mascherine, igiene delle mani e controllo dei sintomi respiratori".
La socialità è fondamentale per il benessere di bambini e ragazzi, sia per il loro benessere che per la crescita, per questo sono stati proprio i più piccoli a soffrire di più il lockdown. "Terminato l’obbligo di isolamento in casa – spiegano gli psicologi del Bambino Gesù – è importante che i genitori consentano a bambini e ragazzi di incontrare nuovamente i loro amici, soprattutto all’aperto. Nello stesso tempo, è fondamentale seguirli e aiutarli in questa nuova fase, condividendo dubbi e timori, confrontandosi sui comportamenti da adottare e dando il buon esempio. La parola chiave è sicurezza: anche tra amici, mentre ci si diverte, rispettare sempre le regole più importanti per prevenire la trasmissione del virus (distanza di sicurezza, mascherina, igiene delle mani)".
Distanza di sicurezza: "Va mantenuta anche qua"
Distanza di sicurezza. Come si fa a convincere i bambini a restare distanti un metro o due mentre giocano o corrono? Non è semplice, a volte non è possibile dal Bambino Gesù consigliano di "abituare i bambini, nei limiti del possibile, a tenere comportamenti rispettosi degli spazi altrui, specie durante il gioco. È una indicazione che vale sempre, al chiuso e all’aperto, anche quando si fa un bagno in mare". Molti si chiendo se l'acqua marina è un veicolo di infezione? In questo caso la risposta è negativa, ma i medici sottolineano che non "neanche un disinfettante, quindi è importante prestare attenzione a rispettare il distanziamento".
Mascherina: "È possibile indossarla già dai 2 anni"
Gli esperti del Bambino Gesù sottolineano come, anche se la mascherina è obbligatoria dai 6 anni in su ,"è possibile indossarla già dai due anni di età" e che per essere efficace "deve coprire ampiamente il naso e la bocca e va tenuta in tutti i luoghi, specie se schiusi, in cui si ha difficoltà a rispettare la distanza di sicurezza". "Durante il gioco all'aria aperta i bambini devono indossarla solo nel caso in cui non riescano a mantenere una distanza di almeno 2 metri", concludono.
Il controllo dei sintomi del Covid in bambini e ragazzi
Importantissimo è anche il controllo dei sintomi, che i genitori sono invitati a monitorare nei bambini ma anche a spiegarli loro per aiutarli: "In caso di febbre, mal di gola, raffreddore, tosse, difficoltà a respirare, perdita di gusto e olfatto l’indicazione è di restare in casa evitando il contatto con altre persone e di chiamare il proprio medico, sempre e rapidamente. Quando possibile, tossire o starnutire nel gomito oppure in un fazzoletto usa e getta che dovrà essere immediatamente buttato in un contenitore con un coperchio".