Va nel negozio in cui lavora l’ex, la chiude in bagno e la massacra di botte per due ore: arrestato
Ha iniziato a perseguitare l'ex compagna dopo che aveva deciso di troncare la loro relazione. La perseguitava anche mentre la donna si trovava al lavoro, in negozio, nel quartiere Africano. Approfittando di un momento in cui il locale era vuoto, l'uomo si è introdotto al suo interno, ha chiuso a chiave dall'interno la porta d'ingresso, ha spento le luci e ha spinto la donna in bagno.
È lì che, dopo aver spezzato in due il manico di una scopa, l'avrebbe massacrata di botte prendendola a bastonate più volte.
"Non lo devi dire a nessuno"
I fatti sarebbero accaduti nel negozio in cui lavora la vittima, nel quartiere Africano, nel quadrante a nord est della capitale. Dopo averla massacrata con il bastone della scopa, prima di andare via, l'uomo ha minacciato la compagna, facendole giurare che non sarebbe andata in ospedale a farsi curare le ferite riportate né a sporgere denuncia. L'avrebbe liberata soltanto due ore dopo.
La denuncia
In breve tempo, però, i familiari della donna hanno subito compreso l'accaduto. Si è recata al pronto soccorso e poi ha raggiunto il commissariato Vescovio, dove ha sporto denuncia. Non appena appreso il racconto della donna, sono intervenuti gli investigatori di via Acherusio che hanno aperto le indagini e raccolto riscontri per supportare la testimonianza della vittima, sotto il coordinamento dei pm della Procura di Roma, come previsto dal "codice rosso" antiviolenza.
Le indagini e l'arresto
Una volta ottenuti gli elementi necessari, gli investigatori hanno chiesto e ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Roma l’emissione di una misura cautelare. L'uomo, un trentaquattrenne, è stato trasferito nel carcere di Regina Coeli, dove resta a disposizione della magistratura, gravemente indiziato di atti persecutori, sequestro di persona e lesioni.