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Va in ospedale con il mal di pancia, ma i medici scoprono ed asportano un tumore di oltre 18 chili

Un intervento chirurgico eccezionale quello eseguito agli ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, dov’è stata asportata una delle più grandi masse tumorali addominali. Una paziente aveva mal di pancia, i medici hanno scoperto una neoplasia di 18,5 chili.
A cura di Alessia Rabbai
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Da sinistra Saverio Cerasari e Alberto Romagnoli, la paziente al centro, Stefania Casaldi (Dir. U.O.C: Medicina Polo H4) e l'IP Ruotolo del Reparto di Chirurgia Multidisciplinare
Da sinistra Saverio Cerasari e Alberto Romagnoli, la paziente al centro, Stefania Casaldi (Dir. U.O.C: Medicina Polo H4) e l'IP Ruotolo del Reparto di Chirurgia Multidisciplinare

Si è rivolta al pronto soccorso per un forte mal di pancia, ma i medici hanno scoperto che aveva un tumore di ben 18 chili nell'addome. È quanto accaduto ad una donna di cinquantacinque anni, che è stata operata e ora sta bene. Ad occuparsi della paziente c'era l'équipe chirurgica degli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno, che l'hanno sottoposta ad un intervento chirurgico complesso, durato circa tre ore. A darne notizia la Asl Roma 6, che in un post pubblicato su Facebook che ha definito la vicenda "un evento eccezionale, che ha messo in luce l'eccellenza medica e chirurgica del sistema sanitario del Lazio.

"Inconsapevole portatrice di una massa tumorale addominale di dimensioni straordinarie, si è presentata al pronto soccorso lamentando dolori addominali diffusi, sintomi vaghi e un addome incredibilmente disteso. Attribuiva la sua condizione a un naturale aumento di peso dovuto all'età, probabilmente alla menopausa. Un'ecografia ha subito sollevato il sospetto della presenza di una massa solida di notevoli dimensioni. Una tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto ha rivelato l'esistenza di una neoplasia gigantesca dalle dimensioni impressionanti di 48×34 centimetri. Aveva completamente spostato tutti gli organi intraddominali, causando una compressione estrema sulla vena cava, una condizione potenzialmente letale". Il team medico ha ricoverato immediatamente la paziente nel reparto di Medicina Interna per ulteriori accertamenti e per uno studio multidisciplinare approfondito. È stata poi trasferita nel reparto di Chirurgia Multidisciplinare, dov'è stata operata. Ad eseguire l'intervento l'équipe della U.O.C. di Chirurgia Generale, guidata da Alberto Romagnoli. Si tratta di una delle più grandi mai rimosse nell'ambito ospedaliero. L'intervento è pienamente riuscito, la paziente sta bene ed è stata dimessa dopo sei giorni di ricovero, con un decorso post-operatorio regolare.

"Questo caso raro non è solo un esempio di straordinaria abilità chirurgica, ma anche di una perfetta collaborazione multidisciplinare nella cura della persona che per noi è sempre un tema di fondamentale importanza" hanno commentato l'intervento complimentandosi il commissario straordinario della Asl Roma 6 Francesco Marchitelli e il direttore sanitario Vincenzo Carlo La Regina. "Dalla U.O.C. di Medicina Generale, Anestesia e Rianimazione, Radiologia, Ginecologia e Cardiologia, fino al personale del Blocco Operatorio e del reparto di Chirurgia Multidisciplinare, ogni singolo membro del team ha contribuito al successo di questo intervento complesso. Gli Ospedali Riuniti di Anzio e Nettuno hanno dimostrato ancora una volta l'altissimo livello di competenza e dedizione del loro personale, capace di affrontare e risolvere anche le situazioni più difficili. Questo intervento è testimonianza di professionalità e spirito di squadra grazie a un team pronto a dare il meglio per il bene del paziente".

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