Va a scuola con la pistola carica di proiettili: studente sospeso per trenta giorni
È stato sospeso per trenta giorni – con quindici di frequenza – il ragazzo che la scorsa settimana è andato a scuola con una pistola. Secondo quanto riportato da Il Messaggero, lo ha deciso il consiglio d'istituto della scuola frequentata dal giovane, dopo essersi riunito per decidere la sanzione da infliggere al ragazzo. Lo studente, in seguito al ritrovamento dell'arma, è stato arrestato dai poliziotti del commissariato Fidene Serpentara per porto abusivo d’arma. Anche il padre era stato denunciato, dato che sapeva perfettamente che il figlio aveva con sé un'arma.
Indagini sono in corso da parte degli inquirenti per sapere dove il ragazzo abbia preso la pistola, che era carica di munizioni. Lo studente ha dichiarato di averla trovata in un cassonetto, e di aver deciso di portarla a casa per curiosità. Una versione che secondo la polizia fa acqua da tutte le parti dato che il numero di matricola è collegato a un anziano deceduto lo scorso anno. Per i poliziotti, l'arma sarebbe stata sottratta dalla casa popolare in cui risiedeva l'uomo, e non sarebbe stata quindi trovata casualmente tra i rifiuti.
Per il ragazzo le manette sono scattate la scorsa settimana. A denunciarlo è stata una compagna di classe, alla quale lo studente – forse per impressionarla – ha mostrato l'arma carica di proiettili. La giovane, spaventata, è andata immediatamente dagli insegnanti a raccontare cosa era accaduto e cosa il ragazzo aveva portato in classe. Da lì è scattata la chiamata della preside alla polizia, con conseguente perquisizione in camera del giovane, dove è stata trovata la pistola. Dalle analisi effettuate, l'arma avrebbe sparato due colpi.