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Usa l’auto dei vigili per faccende personali, ma viene assolto: “La usava per andare dal dottore”

Utilizzava l’auto di servizio per andare dal fisioterapista e per commissioni personali. Ma è stato comunque assolto per tenuità del fatto. Nel regolamento c’è un buco normativo rispetto all’uso dei veicoli della polizia locale.
A cura di Beatrice Tominic
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Nessuna normativa si occupa di regolamentare l'utilizzo delle automobili di servizio dei vigili urbani. Così, nonostante uno dei caschi bianchi utilizzasse il veicolo anche per motivi personali, una volta in tribunale i giudici di Roma lo hanno prosciolto da ogni accusa "per tenuità del fatto".

La vicenda era venuta alla luce lo scorso dicembre e ben presto era arrivata in tribunale. Dopo la decisione dei giudici, il comando di polizia Locale si è attivato per redigere delle norme ad hoc che possano riguardare i veicoli di servizio, per un regolamento chiaro, affinché non si verifichino più episodi del genere. Nel frattempo sulle auto dei caschi bianchi non esistono regole.

Cosa è successo

Ad essere accusato di utilizzare l'auto di servizio come fosse un veicolo personale (o un taxi) è stato un dirigente della Polizia Locale. Le accuse sono state rese note il 4 dicembre del 2023: l'agente avrebbe utilizzato l'automobile per sbrigare faccende personali.

Come riportano i pm, la Fiat Tipo sarebbe stata usata come se si fosse trovata sotto l'uso esclusivo o la proprietà del dirigente della Locale. "Gli agenti in servizio erano costretti a raggiungere l'automobile prima delle 7 e a prelevarla in una struttura diversa da quella assegnata. Viaggiavano anche per 30 o 45 chilometri per raggiungere l'abitazione in cui viveva il dirigente indagato e lo accompagnavano alla sede del gruppo o in caso di necessità altrove", scrivono i magistrati, come riporta la Repubblica. Stessa cosa, stesso viaggio e stesso giro, al ritorno, quando riaccompagnavano il dirigente a casa dopo la giornata di lavoro.

Le visite dal fisioterapista

Non solo si faceva venire a prendere e riaccompagnare a casa dopo una giornata di lavoro. Ma durante il tragitto, quando necessario, chiedeva delle deviazione per andare dal fisioterapista, in un apposito centro.

"È successo soltanto per un breve periodo di tempo – si è sempre difeso tramite i suoi avvocati il dirigente – La sosta per le cure fisioterapiche è avvenuta soltanto in due occasioni". Ma ai giudici è servito a poco: per il dirigente era già stata prevista l'assoluzione. "Il regolamento del Corpo di Polizia Locale Roma Capitale non prevede disposizioni in materia di uso di autovetture di servizio", hanno fatto sapere. E di conseguenza "i fatti non sussistono".

Regolamento per le auto dei vigili

Se è vero che esiste un buco nel regolamento delle auto di servizio, è altrettanto necessario ricorda che esiste un Dpcm del 2014 che offre delle linee di guida da seguire a tal proposito, che definisce "il numero delle autovetture di servizio e ne disciplina l’utilizzo", sebbene non sia applicabile alle regione o agli enti locali. A quel punto si potrebbe fare affidamento sul regolamento comunale che delega tutto al corpo di Polizia Locale. Ed è qui che si torna al punto di partenza. Uno spazio privo di regole. Almeno per il momento.

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