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Università La Sapienza, 300 studenti occupano Scienze Politiche dopo l’assemblea

Circa 300 studenti hanno occupato Scienze Politiche alla Sapienza dopo l’assemblea “Per un altro genere di occupazione”.
A cura di Beatrice Tominic
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Scipol occupata dopo l'assemblea dei collettivi. Foto da Aracne.
Scipol occupata dopo l'assemblea dei collettivi. Foto da Aracne.

Almeno 300 fra studenti e studentesse hanno occupato le aule di Scienze Politiche dell'Università degli Studi La Sapienza, questa sera. Si troverebbero tutti e tutte all'interno dell'Aula A della facoltà.

Ragazze e ragazzi sarebbero rimasti dentro l'edificio dopo l'assemblea nazionale "Per un altro genere di educazione" organizzate dai collettivi, fra cui Aracne, Zaum e il Coordinamento Collettivi Sapienza. "L'assemblea sta finendo – hanno scritto sui loro profili Instagram verso le 17 – raggiungeteci tutti in Aula A". Nello stesso spazio che, poco dopo, è stato occupato. Sul posto sono arrivate le forze dell'ordine, già presenti nel pomeriggio con una camionetta in zona piazzale Aldo Moro, come appreso da Fanpage.it.

"Scipol occupata, Benefit Mobilitazione"

Questo è quanto si legge nella pagina del collettivo Aracne un'ora fa, con il programma della serata occupata. Studenti e studentesse dei collettivi hanno contribuito al momento di assemblea sull'educazione di genere dopo che, questa mattina, si sono presentati davanti all'Auditorium della Conciliazione, a pochi passi dall'ingresso in Vaticano, per contestare gli Stati Generali della Natalità e la ministra Eugenia Roccella, insieme a Non una di meno.

La manifestazione di domani

Per domani mattina, venerdì 10 maggio 2024, è stata indetta anche una nuova manifestazione, con appuntamento alle 9.30 a piazzale degli Eroi proprio per contestare l'iniziativa. "No agli Stati Generali della Natalità", si legge nella locandina dell'evento.

"Parole d’ordine di piazze e cortei quest’anno sono state educazione sessuoaffettiva e al consenso a carattere transfemminista, parole che però non solo non hanno trovato ascolto – scrivono – L’attuale governo decide di convocare questo convegno dopo aver scelto costantemente il silenzio come unica risposta ad un intero anno di lotte, un intero anno di richieste portate nei nostri istituti e di fronte al Ministero stesso con l’obiettivo di ottenere un nuovo genere di scuola, un nuovo genere di educazione.

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